Milano «sempre più giusta» o «sempre più internazionale», «riferimento mondiale per la sostenibilità» erano gli slogan del sindaco Beppe Sala in campagna elettorale. Volare alto, benissimo. Senza perdere di vista quelle «piccole» manutenzioni che rischiano di mandare in tilt un quartiere. É il caso di via Panfilo Castaldi, dove i residenti aspettano da circa otto mesi che il Comune disegni le strisce gialle e gli spazi riservati ai disabili, e intanto subiscono il parcheggio selvaggio.
Tra maggio e giugno 2021 Palazzo Marino ha chiuso la via per lavori di asfaltatura. Una volta smontato il cantiere, le strisce riservate a residenti e disabili - almeno una trentini di posti che valgono oro in un quartiere pieno di locali e ristoranti - erano sparite. La zona Lazzaretto/Porta Venezia è tra le più calde per la movida. Gli inquilini dei palazzi intorno hanno sperato che il disguido venisse risolto in pochi giorni ma ormai aspettano da otto mesi e trovare un posteggio regolare è diventato un incubo. Una quota dei vecchi stalli era già stata «ceduta» ai locali per montare i dehors. Lo scorso 17 novembre la consigliera della Lega Silvia Sardone ha depositato un'interrogazione sul caso: «Al termine dei lavori non è stata tracciata la segnaletica orizzontale per delimitare i parcheggi su strada - ha ricordato -, la mancanza provoca diversi problemi, molti automobilisti parcheggiano in spazi impropri e i posti destinati ai disabili vengono spesso occupati da non auto autorizzats che però non vengono rimosse in quanto manca una parte della segnaletica».
C'è un'anomalia: i cartelli verticali sono sopravvissuti ma la polizia locale - chiamata dai residenti - in assenza di strisce sull'asfalto sostiene di non poter multare o rimuovere le auto in divieto. Il 22 novembre l'assessore alla Mobilità Arianna Censi ha garantito a Sardone che «il ripristino della segnaletica è previsto entro la prima decade di dicembre». Non bisognava aspettare sei mesi per completare i lavori ma tant'è, meglio tardi che mai hanno commentato in zona.
Passata la scadenza, prima di Natale la Lega si è fatta risentire e l'assessorato ha spiegato che la tracciatura non era stata ancora effettuata a causa di condizioni meteo non ottimali, «è necessario che l'asfalto non sia umido» ma ribadiva «la priorità dell'intervento, il reparto strade procederà appena possibile». Sono passati altri due mesi.
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