E poi c'è una Milano che ti fa sentire orgoglioso. Che ti riempie il cuore con i suoi gesti semplici. Dopo aver letto la storia della signora Piera - che chiede l'elemosina davanti a Santa Maria delle Grazie - e del mendicante Giovanni - a cui un uomo ha rubato le stampelle - i lettori del Giornale si sono lanciati in una gara di solidarietà. Sincera e commovente.
Per Piera ieri mattina sono arrivate decine di telefonate al centralino del nostro quotidiano e varie mail per aiutarla a pagare la multa sul mancato pagamento della tassa di successione. Una multa che l'ha ridotta sul lastrico e che l'ha costretta, di nascosto dal figlio, a mendicare nelle vie più chic della città per racimolare due soldi. La sua storia, quella di una signora distinta e ben vestita costretta ad allungare la mano per chiedere l'elemosina, ha mobilitato parecchi milanesi. Ieri in pausa pranzo un medico ha inforcato la moto ed è andato a cercare Piera lungo corso Magenta. «Vorrei poterle fare la spesa ogni tanto» si offre Francesca. Augusto e Umberto, altri due lettori storici del Giornale, suggeriscono di aprire una sottoscrizione «per rendere un po' felici gli ultimi anni della signora». «Non è umanamente possibile che ci siano situazioni cosi umilianti in una città come Milano» si indigna un'altra lettrice. Qualcuno comunica i suoi riferimenti, mettendosi a completa disposizione per pagare le rate della multa per qualche mese. Altri benefattori vorrebbero risolvere il dramma di Piera con cifre consistenti che diano alla signora un po' di respiro e la levino dalla strada.
A mobilitare la «catena del bene» è stata anche la storia di Giovanni, lo storico mendicante storpio di corso Buenos Aires, a cui un extracomunitario ha rubato le stampelle la scorsa settimana. Lui, claudicante e incapace di camminare senza protesi, è rimasto aggrappato a un palo della luce per ore prima di poter ricevere soccorsi. Nel leggere il suo caso, la signora Gemma ha provato una stretta al cuore. Ha alzato il telefono e ci ha contattato per aiutare l'uomo.
L'altro ieri si è perfino recata in corso Buenos Aires ed ha acquistato un paio di stampelle in una farmacia per fare un regalo a Giovanni. Anche lei, per un po' di tempo, ha dovuto usare le grucce e sa bene quanta fatica si fa se si hanno dei problemi alle gambe. «Ero stata scippata in viale Certosa e dopo quella caduta - racconta - ho subito un intervento al femore.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.