Palazzo Marino contro Alfano «Dispetti per candidare Lupi»

Majorino (Pd) accusa il ministro dell'Interno per l'allarme immigrati «Non sostiene Milano per ragioni politiche». Ma è il governo di Renzi

Il governo ha un Capo, si chiama Matteo Renzi ed è anche il leader del Pd. A volte andrebbe ricordato all'assessore comunale al Welfare Pierfrancesco Majorino, visto che per convenienza politica è abituato a girare ogni rimostranza (solo) ai ministri del Nuovo Centrodestra, come se agissero in totale autonomia dal premier. Un esempio recente: la guerra al capo del Viminale Angelino Alfano per circolare ai prefetti per bloccare la trascrizione delle nozze gay contratte all'estero. Nonostante gli appelli di sindaco e giunta, Renzi non è mai intervenuto per dissociarsi o per fermare il ministro. Ieri Majorino è tornato a contestare (solo) Alfano, per l'invio di un'ondata di profughi in Lombardia e per aver dimenticato la parte giocata fino ad oggi dal Comune nell'accoglienza. Motivo? Un calcolo politico. Alfano vorrebbe mettere in cattiva luce Milano per vincere «facile» le elezioni del 2016, magari proprio con Lupi come candidato sindaco. «Dal Viminale attaccano la Lombardia dicendo che la Regione non vuole fare la propria parte sull'accoglienza dei profughi. E in parte è vero, l'istituzione regionale fa spesso finta di nulla e alcuni territori tentano di tirarsi fuori - attacca Majorino su Facebook -. Ma in parte, mi spiace dirlo, Alfano e soci hanno torto. Ci sono città come Milano (e non solo Milano, peraltro) che in questo anno e mezzo hanno gestito spesso nell'indifferenza romana enormi flussi - attacca Majorino su Facebook -. Alfano di questo fa finta di non ricordarsi per una ragione banalmente politica: a lui, con Lupi che vuole candidarsi sindaco (poi non ha ancora ben deciso con chi, ma questa è un'altra storia) fa comodo non sostenere la nostra città. Questo è un dato oggettivo e vorrei che chi sta a Roma, del Pd, si svegliasse, su questo punto specifico».

Il coordinatore milanese di Ncd Nicolò Mardegan, fa presente intanto come l'assessore Pd al Welfare «abbia il terrore di una candidatura di Lupi, forse perchè sa bene che sarebbe più forte di Pisapia o dello stesso Majorino» con velleità da sindaco. Ma «lo voglio rassicurare, Lupi ha già dichiarato in tutti i modi la volontà di portare avanti il difficile impegno al Ministero dei Trasporti». E sottolinea piuttosto come di fronte all'emergenza profughi la sinistra stia perdendo la bussola. «Majorino - ricorda - ha sempre parlato e di integrazione, accoglienza, ius soli, e oggi che finalmente può occuparsene da “eroe“e protagonista vorrebbe sbattere la porta in faccia ai profughi. Siamo tutti consapevoli che l'immigrazione clandestina debba finire, ma la sinistra come al solito si dimostra incapace di una minima coerenza. E invece di attaccare Alfano o usare il dramma dei profughi che scappano dalla Libia in guerra come un cavallo di battaglia contro il centrodestra, la giunta Pisapia bussi la porta a Renzi e gli chieda di essere più incisivo».

Duro contro il governo anche il governatore Roberto Maroni: «Vuole mandarci qui i clandestini? Non funziona così, ne abbiamo accolti già tanti e non prendiamo ordini dai burocrati del ministero (leggi, il prefetto) . Convochi un tavolo a Roma per concordare con noi un piano».

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