Lei, l'ultima imperatrice del Sacro Romano Impero, la prima principessa anoressica, la più bella donna d'Europa, la chioma insuperabile nella sua lunghezza di un metro e 72 centimetri, la viaggiatrice instancabile e malinconica come le sue poesie recitano, lei, universalmente nota come Sissi, sarà la protagonista della trentunesima edizione del Ballo delle debuttanti che si terrà sabato 26 gennaio nelle sale di palazzo Spinola, sede della Società del Giardino. Venti ragazze accompagnate dai cadetti dell'Accademia Teuliè al ritmo dei valzer viennesi eseguiti dall'orchestra Wien Ball sotto la direzione del maestro Franz Bileck.
«L'Imperatrice Elisabetta non amava le feste, per cui abbiamo voluto che il suo ricordo emergesse in una presenza discreta. Niente figuranti vestite come Sissi ma solo una teca in cui saranno esposte le riproduzioni di alcuni suoi oggetti personali divenuti simbolici. Il ballo le viene dedicato in modo elegante, come era Elisabetta di Baviera in tutta la sua complessa personalità di donna intelligente, festeggiata l'anno scorso a Vienna per il 175esimo anniversario della sua nascita perché è ancora molto amata dalla gente» racconta Ingrid de Marinis, presidente dell'associazione Austria Italia Club, organizzatrice dell'evento che inizierà al classico invito «Alles Walzer».
Le diciottenni milanesi in bianco e i cadetti nella loro divisa d'onore. Nella teca non poteva mancare l'imperiale abito bianco da ballo con cui l'imperatrice fu ritratta nel 1865 da Franz Xaver Winterhalter. Il sontuoso quanto leggiadro vestito è stato fatto realizzare appositamente da Enrico Ercole, curatore di un sito interamente dedicato a Sissi. «L'abito è stato fedelmente rifatto dalla stilista torinese Tiziana Romanato. Nella teca saranno presenti anche le stelle in cristallo svarovsky, uguali ai goielli che Elisabetta usava puntare sulla sua acconciatura di trecce». Quella che esibiva come unica corona.
Danze a parte, i ragazzi saranno allietati dalla cena di gala rigorosamente incentrata su un menù viennese messo a punto dalla chef Gottfried A. Gansterer. La Gulaschsuppe accompagnata dalla birra, da gustarsi nel tipico Heuriger austriaco allestito a palazzo Spinola: un angolo con tavoloni e panche in legno, fautori della calda atmosfera che si può godere nei vigneti che circondano Vienna. Si terminerà con la Sacher Torte, il monumento per eccellenza al trionfo del cioccolato, il dolce che per tradizione si dice sia stato studiato proprio per Elisabetta.
Cioccolato, marmellata di albicocche, panna montata. La torta è stata realizzata dalla particceria Demel di Vienna. Se il dolce è in fondo, all'inizio c'è il sapore dei tempi antichi. Aprirà la serata un saluto di Sua Altezza Markus d'Asburgo Lorena, nipote di Sissi.
E forse il ballo sarà un'occasione per rinverdire un po' le gesta di una donna non ancora completamente svelata che agli storici può suggerire interrogativi politici non ancora risolti, magari iniziando proprio dal suo breve soggiorno milanese che fu vissuto in modo problematico sia dall'Imperatrice sia dai milanesi, viste le tensioni che allora correvano tra Austria e Italia. «Oggi gli austriaci a Milano sono diverse centinaia e i tempi non sono più quelli di Sissi» conclude Ingrid de Marinis.
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