Di giorno (quasi) un modello di virtù, nel tempo libero palpeggiatore seriale. Ecco perché un italiano di 55 anni è stato arrestato mercoledì sera dai carabinieri del nucleo radiomobile con un'accusa molto grave: violenza sessuale.
I militari sono interventi alle 20 all'angolo tra via Gola e via Alzaia Naviglio Pavese. A chiamare i soccorsi era stata una donna italiana di 67 anni che ha denunciato di aver notato per strada uno sconosciuto che molestava alcune passanti toccandole nelle parti intime. Una volta sul posto i militari hanno trovatole due vittime, signore di 34 e 49 anni che infatti hanno confermato di aver subito la violenza.
Intanto alcuni passanti hanno raccontato che nella stessa sera almeno una decina di donne si erano lamentate proprio per la presenza e l'invadenza dell'uomo, che le aveva molestate altrettanto pesantemente. L'uomo, arrestato e portato a San Vittore, risiede in zona Garibaldi, è un disoccupato con precedenti per reati contro il patrimonio ma che fino a due giorni fa pare non sia mai stato coinvolto in episodi di violenza sessuale.
Fotografare la piaga delle violenze sessuali alla luce dei dati ufficiali non è facile: «Il fenomeno è in gran parte sommerso», avvertono gli esperti. Ma una cosa è certa: i numeri che circolano sono impressionanti.
Dai dati del ministero dell'Interno risulta che sono in aumento le violenze sessuali che sarebbero state commesse dagli italiani, mentre diminuiscono di poco quelle che vedono responsabili gli stranieri. Se si fa un rapido calcolo il rapporto indica che questi ultimi sono responsabili dei tre quinti degli stupri.
Le segnalazioni, riferite ai nostri connazionali denunciati o arrestati per delitti commessi nel nostro Paese, sono state 1534 nei primi sette mesi di quest'anno (ultimi dati forniti dal Viminale all'agenzia
Adnkronos) contro le 1474 dello stesso periodo del 2016.Mentre le violenze con stranieri sotto accusa sono in leggerissima diminuzione: 904 da gennaio a luglio di quest'anno contro le 909 dello stesso periodo dell'anno scorso.
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