Pannocchie, bonghi e murales Le Zone bancomat dell'inutile

Il decentramento è una farsa, i parlamentini spesso finanziano eventi astrusi Così i piccoli municipi sostengono associazioni amiche che creano consenso

Zone bancomat, altro che municipi della «Grande Milano». Nella (nascente) prima città metropolitana italiana, il decentramento assume i contorni del grottesco, almeno a giudicare dalle iniziative che, con l'infornata di delibere approvate o in via di discussione, saranno finanziate o patrocinate. Qualche esempio? Un concerto di bonghi, incontri dedicati alla chirurgia plastica. Raccolta di pannocchie o (ennesima) mappa della sostenibilità. Sono solo alcune delle iniziative al centro delle polemiche fra maggioranza e opposizione nei vari Consiglio. «La chirurgia plastica non è la priorità - attacca in Zona 3 il consigliere Fi Marco Cagnolati - Precedenza a chi è stato colpito dalla crisi». A San Siro Forza Italia contesta i 30mila euro spesi per i cesti solidali, e tanto altro.

In zona 8 il leghista Enrico Salerani critica «due perle»: «Un seminario di cultura alimentare rivolto a un pubblico massimo di 15 persone a incontro» e un'iniziativa destinata a docenti e genitori sui giochi e i materiali poveri. Una delle beneficiarie «è una nota esponente della cascina occupata Torchiera».

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