Parco affidato a Italia Nostra Ma il caso finisce in procura

L'area in zona 6 affidata all'associazione, dubbi sull'operazione Fratelli d'Italia sul piede di guerra: «Già presentata una denuncia»

Parco affidato a Italia Nostra Ma il caso finisce in procura

È stata approvata ieri dal consiglio di zona 6 la delibera che affida all'associazione Parco Segantini onlus e a Italia nostra la gestione del mega parco compreso tra via Segantini piazza Belfanti, via Argelati, via dei Crollalanza e viale Liguria. L'area si estende 100mila metri quadrati a ridosso dei Navigli. In particolare sono stati approvati i progetti, presentati dalle associazioni Parco Segantini onlus e Italia Nostra per la realizzazione di un «giardino condiviso» denominato «Oasi in città» su una superficie di 14500 mq del parco ex Sieroterapico e «Giardino edibile».

L'affidamento si inquadra nel percorso di «giardino condiviso» che vale solo per «aree degradate in stato di abbandono e degrado che il Comune non è in condizioni di riqualificare». Peccato che il parco non sia affatto un'area degradata e abbandonata: il Comune sta realizzando una pista ciclopedonale, ha installato panchine e illuminazione pubblica e si occupa della manutenzione del verde. «La giunta precedente ha approvato un progetto senza il piano dei finanziamenti - spiegava Lucia de Cesaris, vicesindaco e assessore all'Urbanistica il 22 marzo - preso atto che non c'erano le risorse per realizzarlo abbiamo incontrato i cittadini e insieme abbiamo costruito un nuovo percorso, decidendo di procedere per fasi». «L'area viene data ad Italia nostra e all'associazione creata a doc con la giustificazione che i soldi dello scomputo d'oneri per la realizzazione del parco sono stati spesi dalla scorsa legislatura - attacca Massimo Girtanner, consigliere di zona e coordinatore cittadino di FdI - dimenticandosi che i proventi monetari dello scomputo d'oneri finirono nel fondo comune, e non furono spesi. Perché non sono stati “ripescati?”». Così non si tratta nemmeno di un'area periferica ma di un parco di dimensioni eccezionali per la nostra città, per giunta in centro. «Domani daranno in gestione il Parco Sempione perché i soldi per la manutenzione non bastano? - ironizza Riccardo de Corato (FdI) vicepresidente del consiglio -. Presenterò un'interrogazione sulla questione Giardini condivisi. L'iniziativa può avere valenza su aree urbane periferiche non su giardini centrali e strategici per la città».

Peccato poi che il Comune abbia affidato alle associazioni l'area prima che il consiglio di zona 6 deliberasse, cioè giovedì sera. A marzo l'associazione ha addirittura piantumato un intero filare di alberi lungo via Segantini, tanto per dire. Eppure l'iter stabilito dalla delibera prevede che «il consiglio di zona e altri settori del Comune, al fine di individuare aree abbandonate e degradate da destinare a giardini condivisi, inviti con adeguata pubblicità i residenti del quartiere a costituirsi in associazione per presentare le proposte».

Ma il consiglio di zona non ha fatto alcuna pubblicità dell'area...«Abbiamo già presentato una denuncia per identica questione riguardante i giardini condivisi di via Bussola - conclude Girtanner - faremo denuncia anche per questo caso».

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