Alberto Giannoni
La rimonta sembra finita. Stefano Parisi potrebbe aver raggiunto Beppe Sala nelle intenzioni di voti dei milanesi. La conferma arriva dall'ultimo sondaggio: una rilevazione commissionata dalla trasmissione Rai «Porta a Porta» sulle elezioni comunali: gli istituti Ipr e Tecnè prevedono un sostanziale testa a testa tra Sala e Parisi, entrambi al 37-38%. Nel ballottaggio, secondo Ipr Sala supererebbe Parisi di un solo punto mentre Tecnè non si sbilancia e attribuisce ad entrambi il 50%.
Altri sondaggi parlano di un margine molto ridotto ed è chiaro che, considerate le famose «forbici» (i margini di variazioni o possibili «errori»), ormai la sfida è in assoluta parità.
Ieri Sala ha presentato la lista della «Sinistra per Milano», che è stata definita «una misticanza» dalla responsabile di Sel. L'anima civica e arancione del centrosinistra si propone di avere un rapporto «anche dialettico» e «critico» con Sala. Politicamente, Parisi si ritiene avvantaggiato e soprattutto rafforzato dalla capacità di aver unito tutti: «La mia - ha detto ieri - è una coalizione molto allargata e unita, dall'altra parte Sala ha una sinistra molto spaccata con due candidati che corrono contro di lui». A SkyTg24 Parisi ha spiegato che la sua è una coalizione «non omogenea ma unita» che va dalla Lega Nord a Corrado Passera». E proprio l'accordo con il leader di «Italia Unica», che ha rinunciato alla sua candidatura a sindaco entrando nella lista civica di Parisi, potrebbe aver dato all'uomo del centrodestra una spinta, numerica e non solo. Ieri pomeriggio è iniziata la raccolta delle firme sulla lista civica Parisi-Passera, guidata dal ticket formato da Gabriele Albertini e Manfredi Palmeri. E l'ex ministro è tornato a incalzare Palazzo Marino: «Se la giunta non approverà il bilancio entro il 30 aprile - ha avvertito - Milano perderà la possibilità di realizzare investimenti necessari per i cittadini».
Da un bilancio all'altro, Sala ieri ha spiegato che le polemiche sui conti Expo sono «un insulto ai milanesi che vogliono parlare di problemi reali». La pubblicazione dei dati è slittata a fine giugno, quindi dopo le elezioni comunali. Il rinvio ovviamente non è piaciuto al centrodestra. La capolista Daria Colombo, riferendosi a queste reazioni, ha parlato di «insinuazioni» dell'opposizione.
Sala ha manifestato l'auspicio «che la presentazione del bilancio possa essere anticipata». «Se i conti escono - ha spiegato - va tutto a mio vantaggio, non sono certo io che non voglio farli uscire. E non sono nemmeno in condizione di farli uscire, non ho più questa responsabilità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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