Pd e sinistra bastian contrari anche sull'emergenza sangue

FdI lancia la campagna di sensibilizzazione a donare Ma in zona i compagni non la firmano per principio

Pd e sinistra bastian contrari anche sull'emergenza sangue

Della serie «no a prescindere». Pd e Sinistra per Milano uniti nell'atteggiamento dei bastiancontrari . Anche quando si tratta di un tema dedicato e della massima urgenza come quello dell'emergenza sangue. Qualche giorno fa il medico Roberto Burioni dal San Raffaele ha lanciato un appello su facebook, che ha ricevuto 5mila like: «Manca sangue, le operazioni chirurgiche non urgenti nelle quali è presente anche un minimo rischio di sanguinamento sono sospese a causa della carenza di sangue da utilizzare per eventuali trasfusioni». Stesso scenario in tutti gli altri ospedali milanesi, come certifica Sergio Casartelli, direttore generale di Avis Milano. Un problema però che non tocca il capogruppo Pd nel municipio 5 e il capogruppo di Sinistra per Milano nel municipio 9.

Fratelli d'Italia nei due municipi, infatti, ha proposto una mozione urgente per lanciare una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini per andare a donare il sangue. Ma la sinistra del no a prescindere ha deciso di non firmare la mozione urgente perché «proposta da un gruppo di destra». Così se nel municipio 5 la mozione portava il logo di Fratelli d'Italia, in quello 9 si è deciso di scrivere il testo senza simbolo di partito «proprio perché volevamo che la mozione fosse il più possibile super partes e venisse sottoscritta da tutti gli schieramenti per potere avere il carattere di urgenza - spiega Enrico Turato, capogruppo FdI nel municipio 9 - ma nonostante questo la capogruppo di Sinistra per Milano non ha voluto firmare la mozione, anche se poi l'ha votata».

Niente da fare: pur di dire no, la sinistra passa sopra alla salute dei concittadini e a un'emergenza che sta diventando sempre più cronica. Se è vero che gennaio e febbraio sono due mesi in cui l'emergenza si fa più acuta per via del picco di influenza, per la reticenza di alcune aziende a concedere il giorno di riposo in questo periodo, situazione che fa il paio con il mese di agosto - spiega Casartelli - nel 2016 l'emergenza si è ripetuta quasi tutti i mesi dell'anno». Ieri anche l'ospedale cardiologico Monzino ha diffuso l'sos: «Il picco influenzale ha provocato una drastica riduzione di donatori. In questo inizio di anno si sta verificando sul territorio regionale una seria emergenza sangue».

Per essere autosufficiente Milano avrebbe bisogno di almeno 130 nuove donazioni al giorno - spiegano dall'Avis -per tutti i giorni feriali dell'anno: nel 2106 in tutta la città sono state donate 87.516 sacche di sangue, contro un consumo di 125mila.

All'origine dell'emergenza, che sta diventando cronica, «la difficoltà a mantenere alta l'attenzione sulla necessità di donazioni continue - spiega Casartelli -, il calo demografico, malattie che inibiscono in toto le donazioni come l'epatite o la chagas , oltre al fatto che in conseguenza a una norma europea sono diminuiti drasticamente i centri di raccolta.

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