Cronaca locale

"Il Pd mi ha bocciato la solidarietà agli alpini"

La denuncia di Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega, la cui mozione è stata bocciata

"Il Pd mi ha bocciato la solidarietà agli alpini"

La sinistra non vota il documento che esprime vicinanza al corpo degli Alpini dopo la vicenda di Rimini. Ai primi di maggio, come si ricorderà, durante l'adunata nazionale delle penne nere nella città romagnola, una sigla femminista aveva gridato a gran voce contro presunte «molestie» subite da un gran numero di donne («centinaia»). Enorme clamore ma le accuse si sono rivelate infondate: una settimana fa è stata archiviata l'unica denuncia formalmente presentata.

Il caso però ha lasciato il segno ed è per questo che Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega, ha presentato una mozione, che però è stata bocciata. «La maggioranza di sinistra che sostiene il sindaco Sala, capeggiata dall'assessore Granelli e dal capogruppo Barberis - racconta - ha rigettato il documento». «Seppur abituati a qualsiasi retorica ideologica della sinistra - commenta Piscina - la bocciatura in Consiglio comunale della mozione ha dell'incredibile».

Per Piscina, la sinistra si è «rifugiata dietro la «scusante delle presunte molestie denunciate durante l'Adunata di Rimini, rivelatesi poi dei semplici apprezzamenti verbali di pochi singoli con tanto di richiesta d'archiviazione da parte del Pm poiché i fatti non sussistono». «Una vera e propria scusa - commenta - ideata ad arte per prendere ancora una volta le distanze e disdegnare un'associazione e un corpo di grande valore, che tanto ha dato alla nostra terra, combattendo per la patria e aiutando il popolo italiano».

Piscina ricorda al Pd e al sindaco Sala «che l'associazione che nacque proprio a Milano nel 1920, di recente è stata in prima linea ad aiutare la popolazione nei terremoti del centro Italia e hanno costruito in soli sette giorni l'ospedale nella Fiera di Bergamo per fronteggiare l'emergenza pandemica».

«Milano ha ospitato 2019 l'adunata nazionale degli Alpini e dispiace che nel giro di tre anni, con la pandemia che ha evidenziato ancor di più il loro grande ruolo, ci ritroviamo con una maggioranza che invece è in contrapposizione con gli alpini, fa di tutta l'erba un fascio e fa passare dei semplici apprezzamenti come molestie. Io condivido la rabbia del presidente nazionale dell'Ana, che ha spiegato bene come sia facile accusare, e molto più difficile chiedere scusa. Purtroppo le scuse a Milano a oggi non sono arrivate, né da parte del sindaco, che rappresenta l'interna maggioranza, né da parte di consigliere come Diana De Marchi, che hanno sproloquiato in Consiglio contro gli alpini tacciandoli di violenza contro le donne». «Il Corpo degli Alpini e l'Ana non meritano il disprezzo dimostrato dalla sinistra milanese» conclude Piscina. «Siamo purtroppo abituati a frasi e slogan terribili, ingiusti e diffamatori di una certa parte comunista e anarchica estrema, ma mai avrei pensato che tale odio si potesse propagare e serpeggiare nell'aula di Palazzo Marino.

Sala chieda subito scusa agli Alpini, vero proprio esempio per il nostro paese e la nostra città.

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