Il Pdl: detrarre dalle tasse la spesa del supermercato

Detrarre dalle tasse la spesa al supermercato. O l'acquisto di un paio di scarpe. O ancora il parrucchiere e la cena al ristorante. Tutto, purché ci sia lo scontrino fiscale. Questa la mozione del Pdl lombardo, approvata dal Consiglio regionale, per rimettere in moto l'economia regionale e nazionale. Una proposta che si trasforma in un accorato appello al governo Monti perché approvi il metodo della detrazione fiscale. E che rafforza la linea Alfano.
L'idea è quella di ricalcare il modello americano e di dare la possibilità a tutti di detrarre fino al 20% di ogni spesa documentata per l'acquisto di beni e servizi. Unica clausola: pagare con bancomat o carta di credito - e non in contanti - in modo tale che la spesa sia tracciabile.
Altro che tasse, altro che nuove imposte. Se venisse accolta dalla giunta e applicata, la mozione del Pdl regalerebbe un po' di ossigeno alle tasche dei lombardi e permetterebbe di risparmiare su tutto. «Se un capo di abbigliamento costa 50 euro - fa un esempio Giorgio Puricelli, consigliere pidiellino e autore della mozione assieme al collega di partito Rienzo Azzi - grazie alle detrazioni costerà 40 euro. E questo significa parecchio per chi ora è costretto a sacrifici».
Il piano filo statunitense rappresenterebbe anche una sferzata non indifferente nella lotta all'evasione fiscale e al nero. Tutti i clienti sarebbero maggiormente stimolati a chiedere lo scontrino fiscale alla cassa. «E - fa notare Puricelli - con il pagamento tracciabile attraverso la carta di credito si eviterebbe anche il fenomeno delle false fatture, recuperando tutto il nero in circolazione».
L'equazione è presto fatta: nelle casse dello Stato entrerebbe sì il 20% in meno di tasse ma quella cifra sarebbe ampiamente compensata dal recupero dell'evasione e dei servizi non dichiarati. Insomma, lo scontrino converrebbe a tutti.
«Aumentare la pressione fiscale - precisa Rienzo Azzi, presidente della commissione regionale al territorio - non serve a nulla. Al contrario, innesca minori consumi e diminuisce le entrate tributarie, come hanno ammonito anche Corte dei Conti e Bankitalia. I dati lo confermano: le entrate tributarie del primo quadrimestre del 2012 sono circa 3,4 miliardi in meno rispetto alle previsione del documento economico finanziario e l'incasso dell'Iva è risultato inferiore di quasi 3 miliardi. Il Pdl chiede una svolta liberale, meno tasse e meno debito. Solo così può ripartire la crescita».
Le pressioni per promuovere la detrazione fiscale arrivano dalla regione economicamente più potente d'Italia. Una regione che tuttavia sta facendo i conti con dati allarmanti: 170mila imprese hanno chiuso i battenti (3mila solo a Milano) e la disoccupazione è in crescita. Non solo, i consumi sono rallentati in ogni settore. E solo la detrazione del 20% della spesa permetterebbe di rimettere in circolazione denaro. In modo trasparente e pulito.

«Solo sostenendo i piccoli imprenditori metteremo fine a una situazione critica che attanaglia tutti - sostiene Puricelli - e faremo ripartire l'economia. Non è possibile che le imprese falliscano pur essendo in credito con la pubblica amministrazione. E va impostata una lotta all'evasione reale».

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