(...) il più importante immobiliarista sestese, che i giudici accusano di avere concordato con Pasini le accuse da lanciare contro Penati. Qualche ombra resta, ridotta a «spunto investigativo»: il file contabile trovato nello studio di Renato Sarno, architetto, uomo di fiducia di Penati, con l'elenco dei finanziamenti occulti: spunto non confermato dai bilanci delle società che foraggiavano Fare Metropoli, fondazione penatiana. E resta il contesto dei rapporti, dimostrati oltre ogni dubbio, tra Penati e Di Caterina, e la reazione preoccupata di Penati quando seppe che l'ex amico stava «cantando» con la Procura: «ciò certamente costituisce un indizio della viscosità se non illiceità di quei rapporti e dell'inopportunità di quelle relazioni intrattenute per anni: ciò pero attiene alla sfera dell'etica e non del penalmente rilevante».
Unica consolazione per la Procura: «Il processo ha provato l'esistenza del sistema Sesto, luogo di incontro tra gli interessi di imprenditori spregiudicati, le esigenze della politica (in specie degli eredi del Pci, che da sempre amministravano la città di Sesto San Giovanni) e gli appetiti voraci di amministratori e dipendenti pubblici».Luca Fazzo- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.