«È il più bel made in Italy» E Maroni attacca Renzi

«È il più bel made in Italy» E Maroni attacca Renzi

Taglio del nastro in agrodolce alla 53ma inaugurazione del Salone del Mobile, l'evento in assoluto più prestigioso per la Fiera di Milano. A far gli onori di casa - al fianco del presidente di Cosmit Claudio Luti - le massime autorità istituzionali e un grande assente, il premier Matteo Renzi. «Lo attendiamo anche con la speranza di contributi concreti - ha commentato il sindaco Giuliano Pisapia - ma sicuramente ce la faremo anche senza». Più caustico il governatore Roberto Maroni la cui frecciata non si è fatta attendere: «È un po' strano che il presidente del Consiglio non sia ancora venuto a Milano. Ha girato il mondo, ma non è venuto a Expo e oggi neppure qui». Ma non è stata una giornata per musi lunghi quella che, già nelle prime ore della mattinata, ha visto affluire nei padiglioni espositivi di Rho-Pero un pubblico perfino superiore alle aspettative. Complice anche la prossimità di Expo di cui la mostra del mobile pare essere un volano irrinunciabile. «È il salone più bello del mondo - ha detto con orgoglio Luti - un successo che si deve alle aziende che ci sono dietro, quelle che continuano ad innovare, si prendono i rischi e sanno dialogare con i designer di tutto il mondo». Una vetrina internazionale come non mai, quella che ieri ha visto vertici e istituzioni visitare i nuovi padiglioni a braccetto con i massimi esponenti della progettazione: come le archistar Daniel Libeskind, Doriana Fuksas, il nipponico Shigeru Ban, il brasiliano Marcio Kogan. Il benvenuto al più grande appuntamento fieristico con il design è stata proprio la mostra con cui gli otto architetti più significativi del pianeta che raccontano attraverso le proprie case private la filosofia dell'abitare contemporaneo. L'esposizione a cura di Francesca Molteni e Davide Pizzigoni scrive un capitolo importante sull'importanza del dialogo tra cultura e impresa che sottende la settimana più attesa. Ribadendo, semmai ce ne fosse bisogno che è il Salone - prima ancora del «Fuori» - il vero banco di prova per un settore in cui ricerca, innovazione e made in Italy sono in prima linea. E per questa edizione della fiera del Mobile, che si svolge assieme al Salone Internazionale del complemento d'arredo, Eurocucina e Salone internazionale del bagno, sono attesi oltre 300mila visitatori. «Settori in cui noi italiani siamo i più bravi nel mondo - ha rimarcato Luti - anche se forse, per ottenere maggiori quote di mercato, dovremmo mettere più attenzione nella distribuzione e nel marketing». Un segmento, quello dell'arredo, che oggi vale un export di 11 miliardi l'anno.

Senza contare l'indotto per il territorio dato dalla settimana che si è aperta ieri. Solo il business turistico vale 206 milioni, mentre l'intero sistema lombardo anche quest'anno beneficerà di circa 18 milioni di euro a cui si aggiungono 19 milioni che buyers e visitatori destineranno allo shopping.

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