«Più vigilanza sui mezzi, ma attenti anche ai social»

Il sindaco vuole aprire un confronto con Maroni E ricorda a giovani e famiglie i rischi del web

Chiara Campo

Gli investigatori avrebbero già identificato uno degli aggressori della studentessa di 16 anni picchiata e molestata lo scorso giovedì durante il suo viaggio in treno dalla stazione di Porta Genova a Vigevano. É un clandestino. La giovane, una liceale che studia a Milano e stava rientrando a casa con i mezzi pubblici, ha parlato subito di due nordafricani di circa vent'anni, ammettendo in un secondo momento di aver avuto dei contatti su Facebook un anno fa con uno di loro. La polizia segue la pista della rappresaglia, forse la vendetta per un rifiuto. La ragazza, come dimostrano i filmati delle telecamere percorsi a ritroso fino all'uscita da scuola, è stata seguita da lì. Gli aggressori potevano agire ovunque? Sta di fatto che hanno ritenuto che il viaggio in treno, quando una compagna di classe è scesa ad Abbiategrasso e la minorenne è rimasta sola nello scompartimento, fosse il luogo ideale per agire indisturbati, anche alle quattro del pomeriggio e con diversi pendolari presenti nel vagone al momento della violenza. Dal centrodestra si sono scatenate già sabato le polemiche sugli scarsi controlli a bordo, ieri hanno rincarato la dose.

Alla domanda se di possa e debba fare qualcosa di più il sindaco Beppe Sala ha risposto «certamente sì, di continuo. Sui mezzi di trasporto voglio avviare un ragionamento anche insieme alla Regione, ne parlerò con il governatore Maroni, perchè fanno riferimento in parte alle città e in parte al Pirellone, in ogni caso bisogna vigilare di più». Ma Sala coglie «l'occasione per lanciare un invito ai ragazzi e alle famiglie a stare molto attenti ai social, perchè obiettivamente in certi casi possono portare a incontri sgraditi». Va all'attacco il capogruppo regionale di Fdi Riccardo De Corato. L'ex vicesindaco definisce «davvero comica, seppure involontariamente, la dichiarazione di Sala che intende parlare con Maroni dopo i gravi fatti di violenza sui treni. Dopo aver riempito Milano e la Lombardia di clandestini, adesso il sindaco di Pd e arancioni si preoccupa della sicurezza a bordo? Sembra una barzelletta». L'episodio in questo caso è avvenuto su una linea di Trenord al pomeriggio, ma De Corato ribadisce come vada alzato il livello della sicurezza anche sui mezzi milanesi, soprattutto la sera quando «regna il degrado». Riprende una foto pubblicata di recente dal sindaco su Facebook, un sopralluogo in metropolitana alle otto del mattino, per invitarlo «a farsi un giro sui bus della 90 e 91 dopo le 22, non alle ore di punta, per rendersi conto dell'emergenza».

É un gioco al rimpallo.

Il segretario e consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri fa presente che «la polizia deve ancora fare piena luce su quanto accaduto e già iniziano le strumentalizzazioni del centrodestra. Più in generale, vorremmo capire da Maroni e Sorte a che punto è il piano straordinario della sicurezza a bordo dei treni e nelle stazioni annunciato in pompa magna ad ottobre».

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