Basilio Rizzo, presidente del Consiglio e membro della Sinistra x Pisapia. Il piano per la M4 è stato rivisto, cosa ancora non la convince?
«Faccio prima a dire cosa mi convince: niente. É una delibera che per espressa dichiarazione del sindaco è in linea con quella del 2009, e da consigliere di opposizione la bocciai. I privati mettono pochi soldi a fronte di guadagni certi e l'ingresso in partite molto grandi».
Eppure persino Sel ha cantato le lodi.
«E mi sembra strano, nel 2009 anche Patrizia Quartieri aveva votato contro».
C'è chi dice che ormai costerebbe di più bloccare tutto, tra soldi spesi e penali. Non ci crede?
«I documenti pubblici dicono che non avendo le imprese raggiunto il closing finanziario a luglio potevamo bloccare tutto senza penali. Invece non ho ricevuto attestazioni formali sulla sostenibilità economica dell'opera per il Comune. Dovremo alzare tasse e tariffe per avere il pareggio?».
Il Pd ha già ipotizzato la vendita di altre partecipare.
«Il segretario Bussolati ha messo sul tavolo anche questa ipotesi se la spesa non sarà sostenibile. Le famiglie che vivono del proprio lavoro sono abituate a fare il passo sapendo di avere le risorse, dire vedremo di trovare i soldi ti mette in enorme difficoltà».
Si è dissociato su Galleria, Leoncavallo, M4. Non rischia la poltrona?
«Per me sarebbe una liberazione (ride, ndr.). Ma sono al servizio dell'aula, non di una parte».
E ha chiesto che la delibera passi dall'aula. Risposte?
«Ho scritto al sindaco. Se la delibera è in continuità con il voto del 2009 non serve, se mi accorgerò di modifiche pretenderò che sia coinvolta l'aula».
Visti i mal di pancia, prevedeva più voti contro in giunta?
«Le città ormai sono una sorta di monarchia assoluta, almeno bisognerebbe costituzionalizzarla».
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