Cronaca locale

Piano anti barriere, Fi attacca Granelli

Comazzi: «Ci ha fornito risposte vaghe sugli spazi ancora inaccessibili»

Piano anti barriere, Fi attacca Granelli

Il «Peba» - leggi Piano di eliminazione delle barriere architettoniche - approvato dal consiglio comunale il 2 marzo del 2018 per avviare l'analisi degli spazi pubblici per poi procedere con l'abbattimento delle barriere architettoniche, denunciava (ad esempio) che cento scuola di Milano presentavano problemi di accessibilità all'interno. Il 21% del totale. O che nel 65,52% dei casi, musei, gallerie e spazi espositivi sono scarsamente accessibili in carrozzina ai piani superiori e nel 24,14% dei casi non hanno servizi igienici attrezzati. La percentuale di filobus dotati di pianale ribassato arrivava ancora al 46%, quella dei tram attrezzati solo al 39%. A un anno e mezzo di distanza, il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi ha presentato un'interrogazione all'assessore alla Mobilità Marco Granelli a che unto fosse l'iter per l'applicazione del Peba. Ma l'assessore nella risposta ha ricordato che l'impegno economico tra il 2013 e il 2018 su progetti finalizzati all'abbattimento delle barriere è pari a circa 50 milioni, 15 dei quali stanziati l'anno scorso, 7,5 nel 2017, sei nel 2016. Le opere progettate dopo l'approvazione del Peba «sono ancora in fase terminale di progettazione o esecuzione e non è possibile effettuare una ricognizione puntuale degli interventi tale da aggiornare la mappatura». Una risposta che non soddisfa Comazzi: «Come al solito da Granelli arrivano risposte vaghe e imprecise - contesta -. Sul Piano nulla si sa in merito alle tempistiche e al totale degli spazi pubblici ancora oggi inaccessibili. Eppure ogni giorni ricevo segnalazioni da parte di persone che non riescono ad accompagnare il figlio a scuola a causa di qualche gradino o non riescono a varcare la soglia di un ufficio pubblico. E' una vergogna che una città moderna e avanzata come Milano non riesca a garantire a tutti i cittadini le stesse possibilità.

Granelli non riesce a gestire Lavori pubblici e Mobilità, il sindaco gli sfoltisca le deleghe».

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