Un piano straordinario di intervento per il recupero degli alloggi Aler occupati abusivamente e che sarà messo definitivamente a punto dal Comitato per l'ordine e la sicurezza già convocato dal prefetto Francesco Paolo Tronca per lunedì. E che prevede l'immediato sgombero delle prime duecento famiglie, quelle che per la loro pericolosità sociale sono già state inserite in un elenco. A deciderlo il vertice organizzato ieri in Regione dal governatore Roberto Maroni con l'assessore alla Casa Paola Bulbarelli, il presidente di Aler Gian Valerio Lombardi e il prefetto. Che poi è andato a Palazzo Marino dal sindaco Giuliano Pisapia per un incontro non programmato nel quale i due hanno parlato proprio di sgomberi. «Ho affrontato il problema con il sindaco, così come ho fatto con il presidente della Regione - ha spiegato il prefetto Tronca - Abbiamo sviscerato le tematiche connesse: dall'intervento nel caso di occupazioni in flagranza alla liberazione delle case occupate, all'assegnazione a chi è stato individuato dall'Aler».
Molto dure le parole di Maroni che spiega come il primo l'obiettivo sia «affermare il principio di legalità». Perché «ci sono persone che hanno diritto di usufruire di questi alloggi. È un diritto che oggi viene negato e questo non è tollerabile». Parole condivise dalla Bulbarelli che spiega come a questo punto la priorità sia «ridare sicurezza ai cittadini e permettere loro di vivere senza paura». Promettendo che «il nostro totale impegno è verso gli inquilini e contro l'illegalità». Di qui la decisione di un intervento immediato nei primi duecento alloggi violati. Si procederà a un ritmo che andrà dai cinque agli otto interventi al giorno a seconda delle disponibilità delle forze dell'ordine e degli assistenti sociali. «A partire - aggiunge Bulbarelli - da quelle famiglie soprattutto di rom ed extracomunitari che oltre ad aver occupato abusivamente, non hanno nemmeno nessuna idea di cosa sia il vivere civile. Gente che usa le scale come latrine o terrorizza inquilini e anziani che ormai hanno paura anche a uscire di casa».
Ma ieri si è fatto anche il punto sul racket delle occupazioni abusive. «Non si tratta di vere e proprie organizzazioni criminali - spiega Bulbarelli -, ma di individui che si comportano da capi scala che facendosi pagare si arrogano il diritto della gestione delle case sfitte. Un fenomeno da combattere, ma nulla di paragonabile a Scampia o alle Vele di Palermo». Di qui la richiesta al sindaco Pisapia di collaborare con la Regione visto che «la parte assistenziale del dopo sgombero tocca per legge proprio al Comune». Gli assessori Daniela Benelli e Marco Granelli rispondono che «ci eravamo impegnati a mettere a disposizione più agenti della polizia locale e lo abbiamo fatto.
Avevamo detto che la presenza di assistenti sociali sarebbe stata potenziata e a giorni potremo contare su una reperibilità ininterrotta dalle 8 alle 24, tutti i giorni, di operatori per inserire le situazioni fragili nelle strutture sociali».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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