Gli uomini del marciapiede, avvolti in vecchie coperte, popolano le vie della città. Il Comune di Milano si prepara a gestire l'emergenza freddo, una piaga per i clochard che ad ogni inverno rischiano di lasciare la vita sull'asfalto. Sono duemila e cinquecento i posti letto previsti per i senza fissa dimora che dormono sotto i portici, nel vallo del Castello, in qualche androne, unico riparo alle notti più impervie. La disponibilità di un alloggio caldo si raddoppia rispetto a quella di un anno e mezzo fa.
Già nello scorso inverno il numero di posti di prima accoglienza era salito a duemila e venti. Ora seicento letti saranno nella casa dell'Accoglienza di viale Ortles, altri cento nella struttura di via Saponaro e 1120 all'interno di edifici comunali. Insieme ai dormitori dove i senzatetto potranno trovare una coltre protetta, il progetto d'assistenza di Palazzo Marino prevede la distribuzione di pasti caldi nei centri e nelle mense cittadine, e l'elargizione di indumenti, coperte di lana, sacchi a pelo. Sarà fornita anche l'assistenza socio sanitaria.
«Vogliamo offrire a tutti coloro che a Milano non hanno casa una possibilità di recupero e di supporto che li possa fare uscire dalla condizione di emarginazione e dipendenza» ha affermato l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che per la buona riuscita del progetto lancia un appello all'intera città: «Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, associazioni del Privato sociale e cittadini». Perché il volontariato non è una questione di politica, ma una volontà e un dono individuale.
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