Il piano, le proteste e le denunce. Una guerra sul cantiereLa vicenda

I primi passi del progetto di realizzare un parcheggio sotterraneo in piazza Sant'Ambrogio risalgono al 2000, quando viene inserito all'interno del piano parcheggi della giunta Albertini. Nel giugno 2001 il progetto viene approvato con l'ipotesi di tre piani interrati, che saliranno a quattro per compensare il consorzio costruttore di ritardi e costi degli scavi archeologici.
Nel dicembre 2001 il sindaco Albertini viene nominato dal governo commissario al traffico e investito di poteri straordinari anche per il piano parcheggi. Nel settembre 2004 viene aggiudicato il progetto al raggruppamento di imprese guidato dalla Borio Mangiarotti, cui nell'aprile successivo vengono consegnate le aree per l'inizio dei lavori.


Il comitato contrario al parcheggio chiede l'intervento della sovrintendenza ai beni culturali, ma nel febbraio 2006 la direzione regionale per i beni culturali dà parere favorevole al progetto, vincolando le imprese a riqualificare tutta l'area di superficie. Continua la mobilitazione di intellettuali tra cui Vittorio Sgarbi contro il progetto. Il sindaco Moratti è stata denunciata alla magistratura, ma l'esposto è stato archiviato. Nel novembre 2010 iniziano i lavori.

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