Piatti a «tutta birra» per i giovani cuochi E gli chef stellati premiano il più bravo

Quando la birra fa bene. Quando la birra non è simbolo di movida o di rave party, ma è ingrediente di creatività e invenzione. Tra i 188 partecipanti alla quarta edizione del premio «Birra Moretti Grand Cru» sono dieci i giovani chef e sous - chef, che oggi saranno messi alla prova del cuoco da i migliori talenti della cucina italiana. Venti stelle Michelin assaggeranno i piatti a base della «bionda» con schiuma per scegliere il vincitore negli spazi dell'Eataly Smeraldo milanese.

Presieduti da Claudio Sadler, Carlo Cracco, Davide Oldani, Viviana Varese, Andrea Berton e Antonino Cannavacciuolo per citare alcuni, decideranno quale ricetta salata sarà la vincitrice di una gara iniziata nel maggio scorso. Quest'anno sono stati 188 gli ardimentosi «birrai» ai fornelli, il 20% in più rispetto all'edizione del 2013. I finalisti: Federica Andrisani, Nicholas Bonati, Davide Caranchini, Stefano Cipollini, Maurizio De Riggi, Davide Del Luca, Carmine Di Domenico, Daniele Pennati, Giovanni Sorrentino, Alberto Sparacino. Arrivano da ogni parte d'Italia: da Vicenza a Napoli, da Novara a Salerno a Siena. Ma la maggior parte di loro vengono da Veneto e Lombardia, confermando l'eccellenza di queste due regioni per quanto concerne l'arte culinaria. Sono tutti under 35 e in tutti c'è la passione per la bevanda a base di luppolo che infonde in ogni ricetta quel sapore amaro e intrigante, che svegli anche piatti molto semplici, come il pollo arrosto ad esempio.

Per la prima volta la finale si svolge a Milano. Nei giorni scorsi una giuria tecnica, composta da Poalo Marchi, ideatore e curatore di Identità golose, Viviana Varese, chef del ristorante Alice presso Eataly e Chiara Govoni, sommelier, ha selezionati gli ultimi dieci tra i cinquanta che avevano passato la prima selezione di luglio. Cristina Bewerman, Alessandro Negrini, Giuseppe Palmieri Marco Reitano sono gli altri chef che compongono la giuria di un concorso che ormai si sta affermando per la sua importanza e per la sua originalità nel mondo della ristorazione, in cui la birra, chiara, rossa, a doppio malto, sta lasciando un'impronta che la pareggia al più antico vino, di tradizione più affermata in Italia.

A partire dalle 17 l'evento sarà aperto al pubblico.

Le città venete e lombarde che fanno la parte del leone sono Padova, Vicenza, Como e Sondrio, ma anche il sud Italia ha ottimi rappresentanti, a conferma che la birra non è solo una leccornia da gustare con piatti nordici, al punto che negli anni ha preso il suo posto sempre più vicino alla napoletana pizza, più che ai wurstel e crauti che la tradizione trentina comanda.

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