Piazza Duomo blindata per il concertone di Radio Italia domenica sera, ma i controlli contro gli abusivi erano partiti già alla vigilia. Le ordinanze del sindaco vietavano dalle 8 del mattino la vendita di bottiglie di vetro e il commercio ambulante, sia quello regolare e figurarsi l'irregolare. Chi è abituato a infilarsi tra la folla con i frigobar pieni di birre gelate e bottigliette d'acqua questa volta ha capito l'antifona. Sono rimasti alla larga dai varchi presidiati dai vigili muniti di metal detector. E hanno provato a ripiegare sulla Darsena, presa d'assalto negli ultimi due weekend (domenica 11 in Duomo c'era il concerto della Filarmonica della Scala) dai venditori di alcol e merce varia. Ma «è stato aggredito il problema - assicura l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza -, in Duomo abbiamo lavorato dalla sera prima dello show e in effetti gli agenti hanno fatto piazza pulita degli abusivi». Il problema si è spostato in Darsena. «Ma anche lì avevamo aumentato il presidio attivo da inizio mese per impedire la vendita irregolare e i cocci di bottiglia a terra». I vigili negli ultimi due weekend hanno effettuato 86 sequestri di merce abusiva, 73 nei confronti di ignoti e 13 a persone identificate e a cui è stata inflitta una multa da 3mila euro ciascuno. Fanno quasi 40mila euro di sanzioni. Gli agenti hanno eseguito anche due sequestri penali per vendita di merce contraffatta. Un abusivo senza documenti è stato accompagnato in questura. Sequestrati complessivamente circa 6.800 pezzi tra borse, sciarpe, bigiotteria, occhiali, 310 bottiglie di birra.
Su piazza Duomo per il primo concerto a «numero chiuso» dopo l'attentato a Manchester e i feriti in piazza San Carlo a Torino - ma la capienza massima fissata a 23.500 non è mai stata raggiunta - la questura ha impiegato dalle 8 a fine spettacolo circa 300 uomini, tra cui Reparti specializzati con artificiere e tiratori scelti, Scientifica, Squadra Mobile e Digos, la Divisione Polizia Amministrativa contro il fenomeno del «bagarinaggio», circa 100 vigili. Il sindaco Beppe Sala ieri si è detto «soddisfatto» per come ha funzionato la macchina dei controlli, «certamente ieri era giusto così ma - ha aggiunto - in funzione della situazione tutti noi speriamo che si possano anche allentare queste misure». Ma ha frenato sull'uso troppo frequente della piazza per i concerti. «Dobbiamo ricordarci che sulla piazza si affaccia il Duomo e quindi credo che per l'utilizzo serva una riflessione con la Curia. Con il nuovo arcivescovo, quando arriverà, ci sono tanti temi da affrontare, aspettiamo quindi a decidere. Io sono per una piazza viva anche se per un uso non troppo frequente, ragioniamoci. Concerti sì ma non troppi». La Rozza aveva invitato a «non rivedere l'uso della piazza» per paura di attentati, «i super controlli servono proprio a tranquillizzare gli spettatori».
Anche l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno ieri ha ribadito: «La musica dal vivo deve continuare ad essere accessibile a tutti negli spazi pubblici delle città, per vincere ogni paura seminata solo da follia e oscurantismo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.