In piazza del Duomo quei lavori sembrano una tela di Penelope

Da agosto proseguono a macchia di leopardo. L'assessore Rozza: «Più lenti per dare fruibilità ai cittadini anche a cantiere aperto»

In piazza del Duomo  quei lavori sembrano una tela di Penelope

Piazza Duomo, da sei mesi, somiglia un po' a una tela di Penelope. Da agosto le transenne recintano una porzione piccola, poi si spostano, non sempre lasciando il pavimento perfettamente a posto. Visti da fuori, i lavori di ripavimentazione della piazza principale della città, che custodisce un gioiello come il Duomo, lasciano perplessi turisti e cittadini.

In realtà, una motivazione per questo strano modo di operare c'è: «Si lavora lentamente perché abbiamo scelto di non chiudere l'intera piazza, come è stato fatto ad esempio in stazione Centrale, ma di procedere per piccoli cantieri in modo da non danneggiare le attività commerciali», spiega l'assessore comunale ai Lavori pubblici Carmela Rozza. In questi giorni, ad esempio, gli operai sono concentrati solo in un angolo adiacente la fiancata destra del Duomo: tutto il resto della zona pedonale verso Corso Vittorio Emanuele e il retro della Veneranda Fabbrica sono occupati dalle bancarelle di Natale. «Abbiamo voluto preservare lo spirito festivo e concedere questi spazi ai commercianti, sia per una questione di accoglienza nei confronti dei turisti che arrivano in questi giorni e non potevano certo trovare la piazza interamente bloccata dai lavori, sia per evitare di fare ulteriori danni agli operatori del commercio, dopo quelli arrecati dalla crisi», si difende ancora l'assessore. E sostiene con fermezza la validità di una scelta «che garantisce in ogni momento la piena fruibilità di piazza Duomo, nonostante i lavori».

Resta il fatto che dopo cinque mesi i lavori, a una prima occhiata, sembrano ancora parecchio in alto mare: le cesure tra i punti rimessi a posto e quelli dove bisogna ancora ripavimentare sono ben visibili, mentre le spaccature profonde più avanti, verso via dei Mercanti, dove il cantiere non è ancora arrivato, mettono a rischio la sicurezza dei tanti che passano in bicicletta. Rozza sostiene che lo stato di avanzamento dei lavori sia regolare: «È stata fatta più di metà della piazza», spiega, e assicura che entro aprile, in tempo per Expo2015, piazza Duomo sarà tutta ripavimentata, «perfettamente, come nell'area di parcheggio dei taxi che è già completa». Anche se un cronoprogramma non c'è, perché ogni manifestazione che si svolge qui - dal primo maggio ai vari concerti - implica uno stop. E perché ci sono difficoltà tecniche, «dovute al fatto che piazza Duomo non è piatta, presenta avvallamenti, per cui ricongiungere i diversi punti è difficile», spiega uno degli ingegneri del cantiere. Da gestire c'è anche l'incrocio tra vari Enti e diverse società impegnate: sul lato sinistro della piazza, di fronte al Palazzo reale, da tempo sono in corso i lavori di A2A per l'impianto di teleriscaldamento: qui la competenza si accavalla con quella della Venerdanda Fabbrica del Duomo. All'inizio dello scavo furono trovati dei reperti archeologici, per cui prima di andare avanti entrò in scena anche la Soprintendenza.

Adesso i lavori proseguono - i reperti sono stati messi in sicurezza - ma anche da questo lato, dove resteranno ancora bancarelle fino all'anno nuovo, bisognerà «ripassare» per livellare la pavimentazione.

Twitter @giulianadevivo

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