Piazza Duomo tutta in coro per la «Nona» dei ragazzi

Stasera il concerto «kolossal» della rassegna con l'orchestra diretta da Rustioni dedicata a Beethoven

Luca Pavanel

Musica, maestro: tutti insieme a cantare in piazza Duomo poi, il giorno dopo sempre in città, spazio a chi ama il bel canto, ma non solo, e vuole provare a cimentarsi, dopo l'esibizione di formazioni vocali arrivate da ogni dove. Morale: occhio e orecchie all'ondata oceanica di voci che sta per abbattersi sulla metropoli, il kolossal in programma è quello di Mito dell'Era Anna Gastel che giorno dopo giorno macina il cartellone settembrino dei concerti, dei recital e delle prime, e che adesso mette in scena anche un evento collettivo mastodontico. Il culmine di questa proposta all'insegna della vocalità è previsto per oggi, apogeo della giornata a partire dalle ore 21 con l'esecuzione dell'universale «Nona sinfonia» scritta da Beethoven - per questa occasione battezzata nel titolo «La Nona dei ragazzi in piazza» - il tutto sotto la direzione del giovane e talentuoso Maestro Daniele Rustioni, che sarà alla testa dell'Orchestra Giovanile Italiana sul palcoscenico in tandem con il Coro Maghini. Per il concerto in questione è stato arruolato pure il maestro Claudio Chiavazza che curerà le voci; e poi la carrellata dei solisti: Chiara Mogini (soprano), Giada Frasconi (mezzosoprano), Rim Park (tenore) e Leon Kim (baritono). Note storiche. Va ricordato che la «Nona» - lavoro sinfonico in re minore per soli, coro e orchestra Op. 125 - è l'ultima compiuta da Ludwig van Beethoven. Fu eseguita per la prima volta nel 1824 al Theater am Kärntnertor di Vienna. Il finale vocale si basa sul testo dell'oderinde An die Freude («Inno alla gioia») di Friedrich Schiller, mentre i primi tre movimenti sono esclusivamente sinfonici. È una delle opere più note di tutto il repertorio classico, ed è considerato uno dei più grandi lavori del compositore di Bonn. A occuparsene stavolta, appunto, sarà Rustioni: classe 1983 e da qualche anno sposato con la violinista Francesca Dego, è una delle giovani bacchette italiane più prestigiose in circolazione. Dopo l'evento che lo vedrà protagonista, domani ecco l'iniziativa «Open Singing»: chi ha passione e voce quanto basta potrà diventare cantore, domenica sera sempre in piazza Duomo, sotto l'esperta guida di Michael Ghol seguendo la linea del Coro Giovanile Italiano. Ultimo atto di una domenica in cui in diverse piazze metropolitane una ventina di cori, giunti da ogni dove, nel pomeriggio si cimenteranno coi più diversi repertori, dal melodramma ai Beatles. «L'anno scorso si è trattato di un esperimento - spiega il direttore artistico del festival Nicola Campogrande - I numeri (15mila presenze, ndr) e la percezione diffusa tra i presenti di aver partecipato a qualcosa di bello, di civile, di importante, ci hanno dato ragione.

Quindi senza esitazione abbiamo pensato di organizzare un nuovo Giorno di cori con il relativo Open Singing anche quest'anno, e di tornare a riunirci nelle due piazze (a Torino in piazza San Carlo, ndr) per intonare i brani scelti». Conclude il presidente Anna Gastel: «I nostri concerti coraliribadiscono l'esperienza musicale di piazza, pubblica e condivisa».

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