Una passata di asfalto rosso manda in pensione le vecchie pietre di granito di piazzale Baracca. Si presenterà così la piazza ai milanesi il 7 settembre e forse anche qualche giorno prima. Al posto dei masselli l'asfalto. Più semplice e meno costosa la manutenzione dei binari, strada meno rischiosa per chi viaggia su due o quattro ruote, più silenzioso il passaggio dei tram. Per tutti questi motivi piazzale Baracca è solo l'inizio. Il Comune predisporrà entro ottobre un «piano delle pietre» della città. Escluso il centro storico, masselli e pavé hanno il tempo contato. Via via che dall'anno prossimo saranno necessari lavori sui binari di Atm o di manutenzione per A2A le pietre saranno rimosse e sostituite dall'asfalto. La decisione è stata annunciata ieri mattina dall'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza e dal presidente di Atm Bruno Rota. Che non hanno nascosto una certa soddisfazione. «In una settimana abbiamo deciso, ci siamo accordati e abbiamo avuto le autorizzazioni», ha commentato l'assessore Rozza. È del 15 luglio infatti la lettera della Sovrintendenza che dà l'ok al cambio di look di piazzale Baracca. Accogliendo, anzi di più, «condividendo le prescrizioni dettate dalla commissione paesaggistica» del Comune», e cioè che l'asfalto sia rosso per richiamare il colore rosso ruggine delle vecchie pietre. Come quello delle piste ciclabili, per intendersi. La Sovrintendenza pone anche due condizioni. La prima: i masselli di granito tolti da piazzale Baracca devono essere conservati «affinché il materiale storico sia riposizionato su strade o vie storiche pedonali oggetto di riqualificazione». La seconda: deve essere fatto un «progetto complessivo della viabilità storica con integrazione dei materiali da conservare integrare e/o da sostituire». Sarà compito (e spesa) dell'Atm ora spostare non solo le 6400 pietre numerate una a una e accatastate fino a qualche giorno fa ai lati di corso Vercelli. Ma ne dovrà portare via anche altre 3000 per un totale di 9400 masselli che finiranno nei magazzini del Comune e verranno utilizzate per i rifacimenti delle strade nel centro storico. Secondo Bruno Rota la spesa per l'ulteriore spostamento delle pietre andrà a compensare il risparmio per l'azienda nell'operazione di asfaltatura meno caro del riposizionamento delle pietre. L'importo dell'operazione non si dovrebbe discostare dunque troppo dai 4 milioni di euro, se non un centinaio di migliaia di euro. Ma il veri risparmio per Atm sarà dopo, nel tempo sulla manutenzione. «Faremo un Piano della pietra per ottobre - spiega Rozza - sia per quanto riguarda il pavé da salvaguardare, sia per quello da rimuovere, in tutte le strade in cui sarà possibile farlo e in cui la Sovrintendenza ce lo permetterà. Lo presenteremo alla Sovrintendenza e alla commissione paesaggistica» e «via via che enti come Atm e A2a programmeranno interventi di manutenzione, procederemo togliendo i masselli, rispondendo alle richieste di tanti cittadini e automobilisti che denunciano quotidianamente problemi e i rischi causati dal selciato». Un'operazione a costo zero per il Comune perché tutto verrà fatto questa volta da Atm e nei prossimi casi dagli altri enti».
La convenienza sarà reciproca: «Loro - ha spiegato Rozza - riducono i costi di cantiere e di manutenzione, noi realizziamo un piano di cui si parla da almeno 15 anni». Intanto eliminate le pietre il cantiere, rispetto al progetto originario, sarà ridotto di 500 metri quadri e l'obiettivo di Atm è di chiuderlo prima della data prevista del 7 settembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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