Pieranunzi-Severini: pianoforte e voce si raccontano in jazz

Luca Pavanel

Le occasioni per ascoltare del buon jazz a Milano ovviamente non mancano, anche se il genere è, come dire, un po' trascurato dappertutto. Tra le occasioni ci sono i picchi, come stasera al Bonaventura Music Club di via Zumbini al numero 6, (zona Barona), dove a partire dalle ore 21 sale sul palco il pianista romano Enrico Pieranunzi - una «vecchia» conoscenza, è in attività dalla metà degli anni Settanta - questa volta in tandem con la cantante-cantautrice milanese Simona Severini; nonostante la giovane età, classe 1986, considerata un'artista raffinatissima. Fari puntati sul maestro: partito con uno stile tra l'improvvisazione e il classico con influenze della musica di Debussy, nel tempo allargatosi anche ad altri linguaggi.

Pieranunzi fa parte della «Trimurti» italiana del jazz, gli altri sono Franco D'Andrea e Stefano Bollani; anche se ormai le file del genere contano altri fuoriclasse in prima linea.

Con all'attivo decine di album in studio e «live» il maestro ha suonato un po' con tutti i big stranieri, da Chet Baker a Lee Konitz a Jim Hall, per dirne alcuni. Bel colpo per il Bonaventura, che nella sua programmazione vanta altri nomi eccellenti da non mancare.

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