Pillole del giorno dopo vendute in erboristeria. Sequestrati 7mila farmaci

Un cittadino cinese forniva abusivamente anticoncezionali e antibiotici. Denunciato

Pillole del giorno dopo vendute in erboristeria. Sequestrati 7mila farmaci

Pillole del giorno dopo nella confezione degli integratori a base di erbe, antibiotici acquistabili solo con la ricetta medica venduti a chiunque, sostanze sfuse sconosciute. Sono solo alcune delle violazioni scoperte dalla polizia locale in una farmacia abusiva in zona Paolo Sarpi.

Gli agenti dell'Unità anti abusivismo hanno sequestrato più di 7mila prodotti per un valore di circa 100mila euro. Il negozio, gestito da un cittadino cinese, era in realtà un'erboristeria. Il blitz dei vigili è scattato mercoledì. In vendita c'erano farmaci da banco e prodotti da farmacia confezionati come integratori vegetali. Il proprietario non aveva alcun titolo per commercializzarli, non essendo farmacista. Molti articoli avevano solo un'etichetta scritta in cinese. Sono state trovate anche molte sostanze sfuse, in polvere o in foglie, non inserite nelle tabelle del ministero della Salute e che quindi non potevano essere vendute.

Sugli scaffali erano disponibili medicine importate dalla Cina, come antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici e anche pillole del giorno dopo. In particolare gli agenti hanno sequestrato 4.365 farmaci, 1.180 dispositivi medici, oltre a medicine scadute per un valore di 30mila euro. A questi si aggiungono 1.673 prodotti di erboristeria senza etichetta messi sotto sequestro amministrativo per un valore di circa 30mila euro. Il titolare del negozio è stato denunciato per esercizio abusivo della professione medica, commercio di medicine e immissione di medicine senza autorizzazione da parte dell'Agenzia del farmaco. Gli è stata inoltre contestata, per la vendita di intrugli erboristici senza etichettatura, una violazione amministrativa che prevede una sanzione di mille euro per ciascuna tipologia di prodotto.

«Proseguono i controlli negli esercizi commerciali contro la vendita illegale di farmaci - sottolinea il comandante della polizia locale Marco Ciacci -. Si tratta di un fenomeno su cui è giusto tenere sempre alta l'attenzione per proteggere i consumatori dai rischi che ne possono conseguire. Di fronte a queste situazioni l'obiettivo primario è la tutela della salute».

Aggiunge il vicesindaco Anna Scavuzzo: «Questi tipi di reato sono particolarmente pericolosi perché possono danneggiare gravemente la salute proprio di coloro che invece stanno cercando una cura. Si tratta di farmaci importati illegalmente su cui non c'è nessuna certezza. È importante in questi casi rivolgersi a chi è autorizzato e ha competenze in materia».

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