Pisapia ora fa il capopopolo: «Il governo ci commissari tutti»

La base scalpita. C'è il sindaco leghista di Merate che è «stanco di queste riunioni che sembrano sedute di terapia collettiva. Dobbiamo agire: dimissioni di massa». C'è quello di Settala che ieri mattina è arrivato a Palazzo Marino per la riunione dei sindaci della Lombardia con il presidente Anci Piero Fassino contro il rischi di nuovi tagli agli enti locali, pedalando per 27 chilometri dal suo Comune a Milano. Una protesta, «ormai siamo autorizzati a spendere mille euro di benzina per tutto il 2013». S ul palco Fassino, il sindaco Giuliano Pisapia, il presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana (Lega) e il suo vice Giulio Gallera (Pdl) guidano la rivolta e si uniscono in un ultimo appello bipartisan al governo.

Faccia retromarcia sui tagli - i Comuni rischiano altri 700 milioni per corpire i minori introiti Imu dello Stato, per Milano sarebbe un altro buco di 80 milioni - o «faremo gesti eclatanti» dice tra i primi Pisapia che ora fa il capopopolo. Tradotto: i sindaci non approveranno i bilanci entro il 30 settembre. «Ci commissarino tutti» provoca Fontana. A breve incontro Anci-governo.

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