Pisapia rende omaggio a Ramelli e la sinistra dura e pura insorge

Entrando nei giardini dedicati a Sergio Ramelli, il sindaco Giuliano Pisapia ha forse fatto un passo decisivo sulla strada della pacificazione, a quarant'anni dagli anni di piombo. Il gesto non è piaciuto ai «duri e puri» dell'estrema sinistra che respingono ogni riconciliazione tirando in ballo «l'odio xenofobo e il nuovo nazifascismo». Ramelli, iscritto alle giovanili del Msi, morì prima di compiere 19 anni il 29 aprile del 1975 per le ferite riportate nell'agguato tesogli sotto casa da un commando di di Avanguardia Operaia. Da tempo la destra attendeva un gesto di riconciliazione e ieri per la prima volta Pisapia ha partecipato alla cerimonia commemorativa ai giardini Ramelli, suscitando l'ira dei rinfodaroli Patta e Prencipe, di Mirko Mazzali e Anita Sonego.

E che l'ala dura della sinistra non voglia sentir parlare di pacificazione si è capito poche ore dopo durante il corteo abusivo fatto per rispondere a quello dell'estrema destra. Un imponente spiegamento di polizia ha blindato la citta ma ci sono stati ugualmente tafferugli con gli antagonisti che hanno assaltato la sede di Forza Nuova.

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