di Antonio RuzzoOra il problema sono i saldi... Troppo presto, in anticipo, finti o camuffati. Il problema sono le vendite promozionali. Così i vigili lasciano al comando gli opacimetri per scovare i diesel che inquinano e si mettono a controllare gli scontrini. Tutto passato. Sono bastate le feste, una spruzzatina di neve e un po' di pioggia per dimenticare più di un mese di veleni respirati, per dimenticare l'allarme, per dimenticare le statistiche che mettono la Pianura padana in testa alla classifica dei posti nel mondo dove per l'inquinamento ci si ammala e si muore di più. Lo smog non c'è più. O meglio non se ne parla più perché, come da protocollo della Città metropolitana, dopo che per 3 giorni consecutivi il PM10 scende sotto la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo secondo i dati rilevati dall'Arpa, tutte misure anti-polveri vengono sospese. E così i veicoli diesel Euro 3 senza filtro anti-particolato possono riprendere tranquillamente a circolare, i termostati dei riscaldamenti che avevamo diligentemente abbassato da 20 a 19 gradi possono tornare e salire e non sarà più neppure necessario tenere le caldaie accese due ore in meno. I blocchi del traffico? Capitolo chiuso. Tutto è tornato normale, come prima. Come se più di tre mesi di veleni oltre i limiti da inizio d'anno siano solo un ricordo da dimenticare in fretta. Tutto azzerato, col calcolo che ricomincia in attesa che si arrivi nuovamente al tredicesimo giorno consecutivo di veleni. Per poi riparlarne, tornare ad allarmarsi, a far polemica e a strapparsi le vesti. Va così. Gli allarmi durano finché c'è allarme anche se con l'inquinamento purtroppo la storia è un'altra. Respiriamo ancora «schifezze» e il fatto che le polveri ora siano sotto i limiti è solo un caso, è solo una favorevole congiuntura meteorologica. Lo smog dà una tregua e sarebbe il caso di approfittarne.
Magari continuando a stare in casa col maglioncino, magari continuando tenere il biglietto Atm a 1,50 euro per tutta la giornata, magari insistendo con il Bike-mi gratuito, magari evitando usare l'auto per portare a scuola i figli. E magari, visto che ora il problema sono i saldi, evitando di tenere spalancate le porte dei negozi...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.