C'è chi lo considero l'ennesimo test sull'assessore al Commercio Franco D'Alfonso - l'ideologo arancione -, che non a caso pare stia cercando un assist anche (o soprattutto) nel centrodestra, per evitare di finire impallinato per l'ennesima volta dai consiglieri di maggioranza. In questi anni si contano più le delibere che ha dovuto ritirare dall'aula per evitare che venissero platealmente bocciate da destra a sinistra che quelle messe a segno. E la prossima è delicatissima, praticamente un maxi-emendamento al Regolamento e al tariffario della Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico. Dopo quasi due anni di parto, per due volte nelle ultime settimane è approdata in giunta ed è stata rinviata. Domani dovrebbe essere quella buona, i colleghi hanno preferito che D'Alfonso sottoponesse il pacchetto ai consiglieri di maggioranza perchè sollevassero preventivamente le obiezioni, evitando il braccio di ferro in aula. Ieri pomeriggio si è tenuto il vertice. Il Pd assicura che con le correzioni al Regolamento Palazzo Marino finirà per incassare addirittura meno, punta l'attenzione sull'elenco delle esenzioni che scatteranno dopo l'approvazione. Per molti invece si preannuncia (al solito) la stangata. Qualche esempio? Una maggiorazione tariffaria, nella misura del cinquanta per cento, «verrà prevista per le occupazioni temporanee richieste ed autorizzate sopra gli stalli di sosta a pagamento dei veicoli privati». In pratica, se l'installazione o l'evento coprono delle strisce blu, lo spazio occupato costa il 50% in più. è «evidente - si legge nella delibera - che in tal caso deve essere riconosciuto al Comune il minor ristoro dovuto all'utilizzo del suolo pubblico da parte del privato». Se non può incassare dai gratta e sosta insomma, si rifarà in questo modo. Una norma che interesserà in particolare gli hotel che vogliono avere una piazzola per il carico-scarico dei bagagli.
Il canone è commisurato alla superficie occupata, alla durata dell'occupazione e alla classificazione in categorie d'importanza delle aree e degli spazi pubblici sui quali insiste l'occupazione. E per il centro, ma è tra gli elementi di confronto con i consiglieri di maggioranza e opposizione, potrebbero scattare aumenti del 50% sempre per le occupazioni temporanee, l'ipotesi è stata scongiurata per i dehors dei locali. Scatta invece la Cosap per i ponteggi «a sbalzo», in pratica le impalcature che vengono piazzate a partire da una certa altezza, senza che posino sul terreno: in questo caso «l'occupazione viene calcolata in ragione della proiezione». Vengono introdotti dei coefficienti ad hoc per alcune categorie commerciali (0,25 per i venditori di angurie e cocomeri), le ricariche di veicoli elettrici (da 0,10 a 0,40), l'esenzione per gli stalli del bike sgaring e per i set cinematografici che inseriscono Milano nei titoli di coda o che in ogni caso promuovono la città. Aumenterà di 4 euro al giorno il canone per i posteggi di mercato.
È il coefficiente assegnato alle attività stagionali con somministrazione in loco esclusiva di angurie e cocomeri
Il coefficiente che verrà introdotto per i dehors, consentendo non più solo l'«aderenza» agli edifici ma l'«adiacenza»
Nel giugno 2010 l'allora sindaco Letizia Moratti lo aveva inserito nella lista dei90 «enti inutili», a cui tagliare quanto prima i contributi annuali a 6 cifre. E invece il Pim, Centro studi per la programmazione intercomunale dell'area metropolitana è più vivo e vegeto che mai.
La giunta Pisapia ha già riconfermato un primo stanziamento pari a 50mila euro «a titolo di anticipazione sull'anno 2015», sapendo che la quota a carico sarà ben superiore. Tra gli incarichi, favorire la partecipazione dei cittadini al sito www.milanocittàmetropolitana.org.È la tariffa a carico dei posteggi temporanei di mercato per ciascun giorno di occupazione, prima era di 9,03 euro
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