Un pool di dentisti per salvare la riforma

Dopo lo scandalo appalti, la piattaforma dei medici

I dentisti e gli odontoiatri lombardi corrono ai ripari. L'arresto del leghista Fabio Rizzi e lo scandalo del sistema di appalti legati alle protesti dentarie rischiano di infangare anche il lavoro dei professionisti seri. E soprattutto fanno aumentare la sfiducia dei pazienti nei confronti dell'assistenza odontoiatrica negli ospedali. Per questo i medici della Cisl si fanno sentire e propongono un piano di rilancio della sanità. Anche perché, in base a quanto denunciano, il meccanismo delle mazzette e degli appalti pilotati aveva tolto risorse anche alla specialistica ambulatoriale e ridotto di gran lunga il numero delle ore di apertura al pubblico, con un'assistenza a prezzi democratici. «I provvedimenti della magistratura creano sgomento e preoccupazione - ammette, a nome della Cisl, Danilo Mazzacane - Ci preme, però, sottolineare che prima di tutto viene la tutela della salute dei cittadini, di ogni età, classe sociale ed etnia». Per questo un gruppo di lavoro di odontoiatri, coordinato dal dottor Mauro Martinelli, ha deciso di offrire il proprio contributo tecnico-professionale, mettendo a punto una proposta di riordino del sistema odontoiatrico pubblico lombardo. «Siamo pronti a confrontarci con le istituzioni, gli enti e le forze politiche che vorranno prenderla in considerazione». I sindacalisti si augurano che Regione Lombardia risarcisca in qualche modo i 22 pazienti che hanno avuto prestazioni scarse o a cui sono stati forniti materiali odontoiatrici scadenti. E nel frattempo mettono a punto un piano che, per parecchi punti, si accavalla con la proposta che lo stesso Rizzi aveva formulato per la nuova riforma sanitaria: dentiere low cost, dentisti da pagare via ticket, protesi in ospedale, liste d'attesa umane. «L'odontoiatria pubblica - spiegano i medici Cisl - avrà come obbiettivo la cura di soggetti con fragilità sanitaria , sociale ed economica nonché la profilassi e la cura nelle scuole dell'obbligo (di concerto con il dipartimento scolastico per quanto attiene corsi specifici di formazione per insegnanti ed allievi)». I sindacalisti chiedono anche un polo odontoiatrico regionale con funzioni di organizzazione e controllo. «Si dovranno garantire, assieme alle Ats (agenzie di tutela della salute, attività di profilassi collettiva obbligatoria e individuale nonché di diagnosi e prestazioni di cura nelle scuole dell'obbligo con l'istituzione di un servizio odontoiatrico scolastico con cartella informatizzata archiviabile».

In vista dell'approvazione della riforma bis, i medici chiedono che «l'attività odontoiatrica pubblica sia rivolta a soggetti affetti da particolari patologie». E che gli ospedali abbiamo una sede «per poter usufruire del servizio di emergenza». E pensano a un servizio anche domiciliare nelle strutture di assistenza agli anziani.MaS

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