Socialista, partigiana, il nome della senatrice Angelina Merlin è rimasto nella storia per la normativa con cui 55 anni fa (l'anniversario è ricorso giusto il 20 settembre) ha messo la parola fine alle «case di tolleranza». Stop alle case chiuse. E mentre in qualche comune si torna a parlare di riaprile e si raccolgono firma per un referendum che abroghi la legge anti-prostituzione che porta il suo nome, Angelina Merlin potrebbe essere tumulata a Milano tra i grande di Milano, al Famedio del Cimitero Monumentale. La proposta sarà presentata la prossima settimana in giunta dall'assessore ai Servizi civici, l'ex socialista Franco D'Alfonso. Ieri è stata votata la sepoltura nel Pantheon di Franco Parenti, fondatore del teatro. E «dopo la proposta sulla senatrice Merlin - spiega - ritengo che dovrebbe essere il Consiglio comunale, in quanto espressione diretta dei cittadini, a doversi esprimere sui personaggi che riposano nel Famedio, garantendo così la più ampia condivisione».
Un problema che D'Alfonso aveva già sollevato settimane fa: le richieste di sepoltura nel Pantheon (dal mondo della cultura alle università agli ospedali) in questi mesi si sono moltiplicate, «non posso prendermi da solo la responsabilità di valutare chi entra e chi no» fa presente. La decisione potrebbe essere presa dalla già esistente Commissione Famedio composta da consiglieri o dalla raccolta di quattro quinti delle firme in aula per il via libera. E rimarca che i posti a disposizione sono limitati, neanche bisogna decidere sull'onda dell'emozione. Solo di recente sono stati sepolti direttamente al Famedio Enzo Jannacci, Franca Rame.
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