Una simbolica risposta alle tristi immagini di distruzione di opere d'arte millenarie da parte degli assassini della jihad arriva dalla Fondazione Prada dove ha avuto inizio il disallestimento della grande esposizione «Serial Classic» sulla scultura classica. Una sezione della mostra dedicata alla figura di Penelope sarà riallestita in Medioriente, nella fattispecie al Museo nazionale dell'Iran a Teheran. Proprio da quel museo, infatti, proviene il prezioso originale greco del 450 a.C. esposto negli 11mila metri quadri di Largo Isarco e che fu ritrovato a Persepolis. La statua di Penelope, conservata in perfetto stato, sarà nuovamente esposta a Teheran assieme a due copie ritrovate a Roma in prestito dai Mesei Vaticani, e ad una copia in formato ridotto ritrovata a Roma e conservata nei Musei Capitolini. La mostra, che si intitolerà «A Statue for Peace», vuole essere un omaggio all'immortalità dell'arte come salvezza dell'umanità contro l'ignoranza brutale di chi si illude di seppellirla.
L'annuncio arriva sulla scia del grande successo di pubblico, soprattutto giovane e straniero, che ha accompagnato l'apertura della magnifica nuova sede della Fondazione, rivelatasi una delle maggiori attrattive di Expo in città. Un evento nell'evento sarà il disallestimento delle 60 opere della mostra curata da Salvatore Settis che, in un suggestivo percorso espositivo, hanno evidenziato il rapporto ambivalente tra originalità e imitazione nella cultura romana rispetto alla classicità greca. Per la prima volta il disallestimento sarà aperto al pubblico - per due settimane a partire da domani - come occasione di conoscenza e approfondimento culturale. Con un intervento progettato da OMA, che include due passerelle esterne lungo le pareti vetrate del Podium, i visitatori potranno osservare i lavori da un punto di vista privilegiato: dalle operazioni di smontaggio al trasporto delle opere d'arte antica, con la possibilità di dialogo e incontro con esperti, tecnici, conservatori e addetti ai lavori. Il disallestimento di «Serial Classic» è il prologo di un nuovo progetto che, in una sorta di continuum ideale, trasformerà lo spazio espositivo del Podium in un palcoscenico di «statue viventi». Il 18 settembre prenderà infatti il via l'«Atlante del gesto», un ciclo di azioni coreografiche a cura di Virgilio Sieni, danzatore e coreografo tra i più rappresentativi in Europa e direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza.
Il progetto, che ha visto per tutta l'estate un accurato casting di danzatori internazionali, trasformerà lo spazio che ha ospitato magnifiche opere classiche in un paesaggio di gesti e corpi vitali.
Composto da più azioni - Origine, Rituale, Annuncio, Gravità e Nudità – il progetto si sviluppa nei due livelli del Podium, tra piattaforme trasparenti che permetteranno agli spettatori di circolare liberamente nello spazio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.