«Quello che è accaduto è una pagina nera per Milano e abbiamo intrapreso un percorso per guardare avanti ed essere tranquilli nella sicurezza pubblica». Il prefetto Renato Saccone ieri, al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza riunito d'urgenza dopo i cruenti scontri prima di Inter-Napoli, ha anticipato le misure che verranno prese per isolare i violenti dalle tifoserie. E, alla presenza dei vertici delle forze dell'ordine, ha commentato il dispositivo di sicurezza messo in campo in occasione della partita: «Su questo si saprà di più nei prossimi giorni. Aspettiamo l'esito delle indagini, ma è ovvio che tutto nasce dalle segnalazioni di polizia prima della partita, quelle di provenienza, perché si è scortati se si è organizzati. Se i viaggi in trasferta sono spontanei, no». Saccone ha poi annunciato: «A gennaio faremo un vertice sulla sicurezza che coinvolgerà le società, Inter e Milan. L'obiettivo è isolare i violenti, non si può far pagare a tutti comportamenti criminali». Potranno essere adottate ulteriori misure, in aggiunta alle due giornate di squalifica per San Siro (le gare si disputeranno a porte chiuse) e una terza senza la curva Nord dell'Inter decise dal giudice sportivo. «Terminata l'efficacia dei provvedimenti della giustizia sportiva - ha proseguito il prefetto - potrebbe essere chiusa parte della curva della tifoseria interista, ma questo si vedrà anche alla luce degli incontri che avremo a gennaio con le società. A me interessa anche capire - ha aggiunto Saccone - i legami tra le persone coinvolte, che hanno premeditato l'agguato, e la curva. Perché sulla base di quello che emergerà dalle indagini potranno essere presi ulteriori provvedimenti». Al momento, l'Osservatorio del Viminale sulla sicurezza delle manifestazioni sportive ha avvisato la Prefettura di Firenze di una limitazione nella vendita dei biglietti per Empoli-Inter nei confronti dei residenti in Lombardia.
Intanto l'assessore regionale alla Politiche sociali Stefano Bolognini e il presidente del Csi di Milano Massimo Achini lanciano una proposta: «Se fosse confermata la chiusura, si potrebbe approfittare dell'occasione per portare a San Siro i ragazzi degli oratori e delle scuole calcio. Un pubblico diverso dal solito, allegro e colorato, per veicolare un messaggio forte per un tifo sano, leale e sportivo. I ragazzi potrebbero realizzare una coreografia ad hoc con un messaggio simbolico molto forte contro la violenza». Sugli scontri interviene il capogruppo di Fi in Comune Fabrizio De Pasquale: «È ben strano che un corteo di pullman o pulmini ultras che percorre la più tradizionale delle vie di accesso a San Siro non sia adeguatamente scortato.
Responsabili della sicurezza e società sportive mettano gli ultras di fronte a una scelta definitiva: tifo e colore sì, bastoni, violenza e associazioni a delinquere no». E il vicecapogruppo Alessandro De Chirico: «Il ministro Salvini, più che intavolare trattative con gli ultras, dovrebbe trovare soluzioni con le forze dell'ordine».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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