
Se la maggioranza pensava di trovare nell'assessore Pierferancesco Maran - e quindi nella giunta - un alleato oggi più convinto di ieri sull'allargamento dell'area C fino alla cerchia filoviaria ha incassato una delusione. A dargliela proprio lui, l'assessore al Traffico che a domanda precisa ha risposto: «L'estensione di Area C in questo momento non è una priorità». Per Maran il problema principale oggi non «è più legato al traffico ma alla sosta eccessiva. La questione - ha chiarito - non è mettere una bandiera ma raggiungere obiettivi». E a suo parere in questo momento sono da concretizzare in altro, come ad esempio incrementare il car sharing dei GuidaMi dai circa 100 prelievi giornalieri a quasi 10mila, e arrivare così allo stesso obiettivo raggiunto in due anni con le biciclette gialle del BikeMi. Incrementando il servizio pubblico ad esempio su cui pesa il finanziamento dello Stato «sempre più ridotto passato dal 53% al 43% con la prospettiva di arrivare al 35% nel 2015». Oppure scontando le multe per chi paga subito o piuttosto allargando il limite di velocità di 30 all'ora «così come ha fatto Parigi che lo ha esteso a mezza città». Perché per lui il problema oggi non sta tanto nella circolazione delle auto - diminuita anche se non dimezzata come chiedeva il referendum sia in centro del 30 per cento che fuori del 7 per cento, dicono. Né tanto nell'inquinamento visto che «Milano due anni fa nelle indagini internazionali figurava tra le 10 città più inquinate mentre oggi non lo è più». Ma alla domanda «quale futuro?» posta ieri in Commissione Mobilità, Ambiente in seduta congiunta con quella dei Referendum Approvati convocata proprio per fare il punto sull'attuazione del referendum del 2011, l'assessore glissa. «Perché - motiva - oggi il problema sta nel tasso di motorizzazione» ovvero in quelle 55 auto per 100 abitanti «usate solo per il 3 per cento del tempo e posteggiate più o meno legittimamente per tutto il resto della giornata». Ecco qual è per lui il futuro prossimo. Ed è questa la risposta che dà non solo ai consiglieri presenti in commissione ma anche ai due presidenti di commissione Carlo Monguzzi (Pd) e Marco Cappato (Radicali). «Estensione di area C» è invece quello che chiede Monguzzi che aggiunge di più: «Il futuro di area C è l'allargamento fino alla cerchia filotranviaria». Per lui l'assessore Maran dovrebbe fare «come Lorenzo de' Medici» e investire due tecnici-ambasciatori di Palazzo Marino. E ha spiegato: «Uno dovrebbe girare tutti comuni della Regione, presenziare nei consigli comunali per spiegare che cos'è l'area C» e convincere anche i comuni limitrofi ad applicare provvedimenti simili. «Altrimenti se Milano resta sola diventa una sorta di fortino di Obelix». L'altro tecnico-ambasciatore dovrebbe invece incontrare i commercianti e spiegare loro che alla fine senza auto ci guadagnano anche loro. «Come è successo in via Ripamonti - ha fatto come esempio Monguzzi - gli unici a restare aperti durante le due domeniche senz'auto e hanno incrementato le vendite».
Una dichiarazione che ha trovato dubbioso Alessandro Morelli (Lega), mentre sull'estensione di Area C Luca Lepore ha ricordato che era proprio uno degli emendamenti a suo tempo bocciati e dunque anche difficilemnte riproponibili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.