Una telefonata e una certezza: il governo Berlusconi tra i suoi primi provvedimenti varerà il pacchetto sicurezza. Quello chiesto da mesi dal sindaco Letizia Moratti e dalle migliaia di milanesi scesi in piazza un anno fa per chiedere più leggi contro la criminalità. E diventato un pasticcio nelle mani del centrosinistro governo Prodi. «Sulla sicurezza - ha spiegato ieri il sindaco durante la prima visita al cantiere della nuova stazione Centrale - non sempre ho avuto ciò che volevo, ma sono certa che sarà uno dei primi provvedimenti del nuovo governo, come mi ha assicurato Silvio Berlusconi che ho sentito per telefono». Nuove norme, fondi e uomini per fronteggiare l’emergenza. «Quei provvedimenti - sottolinea lady Letizia - che insieme ad altri sindaci avevamo discusso, elaborato e predisposto in tante riunioni e che poi erano stati trasformati da decreto legge in disegno di legge e poi smembrati in quattro o cinque disegni di legge mai portati in parlamento». Quasi una presa in giro per Milano che, oltre a chiedere aiuto, ha messo in campo le sue risorse per installare ben mille telecamere che ne fanno la città più videosorvegliata d’Europa e assumere 200 nuovi «ghisa» nonostante la stretta delle ultime leggi Finanziarie. Ma non basta. Ci vuole più potere ai sindaci, continua a ripetere la Moratti che ora spera di essere finalmente ascoltata. «Serve certezza della pena - aggiunge -, difesa delle donne e delle categorie più deboli, lotta ai reati predatori, alle truffe agli anziani, a droga e prostituzione». I rom e le espulsioni? «Un problema da affrontare nel rispetto delle regole europee». Tenendo cioè conto del fatto che bulgari e romeni sono ormai cittadini comunitari, ma anche che c’è una norma che consente di espellere chi non sia in grado di dimostrare di avere un’abitazione e un lavoro con il quale mantenersi lecitamente. Pronta la replica di Sergio Cofferati, il sindaco di Bologna ieri a Milano per partecipare al convegno organizzato dalle Ferrovie dello Stato per parlare delle nuove stazioni. «Sulla sicurezza il governo Prodi aveva una serie di norme che sono state presentate, alcune per decreto altre che invece dovevano andare in Parlamento.
Ma con lo scioglimento delle Camere non ha avuto il tempo di poterle discutere», veste subito i panni dell’avvocato difensore di un centrosinistra appena condannato dagli elettori con il voto nelle urne. «Servono risorse - ha aggiunto Cofferati - vedremo se il nuovo Governo, come mi pare abbia detto, sia disponibile ad aggiungere risorse, mezzi e uomini». La promessa di Berlusconi c’è già, assicura la Moratti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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