«Presto il nome del centrodestra o rischiamo grosso»

«Mi auguro si decida rapidamente, altrimenti rischiamo di riconsegnare Milano alla sinistra». A dare la sveglia agli alleati sulla scelta del candidato sindaco è il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni che sull'argomento ha già detto la sua. Assieme a Salvini, aveva dato la sua benedizione a Paolo Del Debbio che, tuttavia, non sembra disponibile a correre. E ora sprona: «Ho già detto quello che dovevo dire, ho fatto presente le mie valutazioni, perplessità e proposte. Adesso chi deve decidere decida. Di là si stanno muovendo, Sala mi sembra sul punto di scendere in pista. È sbagliato poi fare nomi, come quello di Paolo Scaroni, che poi abbiamo visto non solo dicono di no ma dicono che sosterrebbero il nostro avversario. Spero che entro qualche giorno si sgomberi il campo da tutti questi impicci e si scelga il candidato». Tuttavia l'ipotesi del «qualche giorno» sembra irrealizzabile.

Entro «qualche giorno» Maroni spera anche di ricevere un'altra notizia: la convocazione del premier Matteo Renzi per discutere della legge di stabilità e dei tagli alle regioni. «Saremo noi a divertirci. Ma Renzi ci convochi» punzecchia Maroni che non può tacere di fronte alla dichiarazione del premier: «Con le regioni ci divertiremo». E esplode in un'accorata critica (l'ennesima) contro la decisione del governo di procedere con i tagli lineari. «La nostra sanità è un'eccellenza e abbiamo i costi più bassi anche a livello europeo: costa appena il 5% del nostro Pil, mentre in altre Regioni italiane si arriva al 20%. La Lombardia ha deficit zero, siamo virtuosi. E ho l'ambizione di mostrare a Renzi come si governa la spesa sanitaria». Secondo uno studio di Confcommercio, se tutte le Regioni italiane spendessero con i criteri della Lombardia, si risparmierebbero 23 miliardi l'anno. In pratica una Finanziaria. «Per cui - ribadisce Maroni - basterebbe applicare i costi standard del modello Lombardia per risparmiare 23 miliardi all'anno». «Renzi vuole divertirsi con le Regioni? Benissimo - ha aggiunto Maroni - Io di certo lo farò perché gli porterò l'eccellenza della Lombardia, fatta di deficit zero e conti in ordine. Per contro, gli chiederò della sua promessa non mantenuta di mettere nella legge di Stabilità i costi standard, mentre il suo Governo è tornato ai tagli lineari che penalizzano le Regioni virtuose». Per il governatore lombardo «è tutto sbagliato e da rifare».

Entrando nello specifico dei tagli del governo alle regioni, l'assessore all'Economia Massimo Garavaglia ammette: «L'anno prossimo si potrebbe ancora riuscire a resistere ma i tagli degli anni successivi sono talmente forti che tante Regioni, ovviamente non la Lombardia che ha le spalle larghe, rischiano di saltare per aria».

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