«Traccheggiare» è la parola d'ordine tra i renziani. Sono diventati professionisti del prender tempo. Basta pensare che la sinistra in blocco e un pezzo del partito chiedono le primarie da fine marzo - da quando il sindaco Giuliano Pisapia ha annunciato la non ricandidatura - e ora che finalmente, dopo 8 mesi, a Milano c'era una data (il 7 febbraio) il quadro è tornato in bilico. Il segretario Matteo Renzi vuole affrontare la questione nell'Assemblea nazionale del partito. Vorrebbe approvare un regolamento nazionale e indire un «election day» nelle grandi città il 20 marzo. Già nella seduta di oggi? Alcuni giurano che il tema non sarà neanche sfiorato. In attesa di lumi, la segreteria milanese continua la farsa. Oggi la coalizione dovrebbe chiudere la formazione del comitato organizzativo e dei Garanti delle primarie. Quando arriverà il timbro di Renzi su data e crismi, butterà nel cestino il Regolamento limato per settimane con Sel e alleati. L'idea che circola da mesi e (ovviamente) si fortifica, è una: il commissario Expo Giuseppe Sala sarebbe pronto a scendere in campo per il centrosinistra, ma non vuol finire nel «tritacarne». E secondo i sondaggi, potrebbe trovare più appeal al centro che tra gli iscritti ai partiti di sinistra che votano ai gazebo. Ieri sul suo nome è arrivata anche la benedizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti: «Sala ha fatto un ottimo lavoro all'Expo, io lo stimo tantissimo». Il manager vedrà il premier a Roma domani per Expo, ma non è detto che trovino il tempo per dirimere gli altri nodi, nè che l'(eventuale) annuncio arrivi in settimana, anzi. In compenso, gossip d Dagospia, Sala sarebbe stato avvistato a Lugano venerdì intorno alle 12.30: entrava nel palazzo dove da poco vive tra gli altri Carlo De Benedetti, il patron di Repubblica che ha influenza sul premier.Sulle primarie Lotti ha confermato che «una direzione del partito definirà regole, giorni» Forse «non sono la soluzione a tutti i mali. Non vanno tolte di mezzo, ma qualcosa va rivisto». Furioso l'assessore dem Pierfrancesco Majorino, sceso in campo a luglio. «Sui giornali - ha scritto ieri su Facebook - viene riportata l'ipotesi assurda che circolerebbe a Roma di far effettuare le primarie in tutte le città il 20 marzo. A Milano, dove il centrosinistra, a cominciare dal Pd, hanno già individuato la data, assecondare questa scelta vorrebbe dire fare un regalo ai Salvini e ai Sallusti. Dobbiamo infatti, tutti insieme, dopo le primarie, affrontare la campagna, e senza perdere tempo. Andiamo avanti senza paura. L'avversario è la destra». Il capogruppo di Sel Mirko Mazzali ribadisce: «Le primarie sono fissate il 7 febbraio, non ci cambia data perchè lo decide Renzi».
E oggi Pisapia sarà con Majorino alla presentazione del libro «A Fattor Comune» di Massimiliano Smeriglio, che si interroga su: «Milano 2016, c'è ancora tempo e spazio per la Sinistra e per il centrosinistra?». Bella domanda.ChiCa- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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