Tra profughi e vittime dei No Expo sarà la lunga notte degli Ambrogini

Dal notaio che il primo maggio venne bersagliato dalla uova dei No Expo per aver esposto con orgoglio il tricolore mentre i no global sfasciavano il centro ai registi del film «Io sto con la sposa», dalla parte dei profughi. Due tra le (diverse) candidature agli Ambrogini 2015 che questa sera potrebbero accendere il dibattito tra i capigruppo comunali. Dopo il Consiglio, gli esponenti dei partiti in Comune si riuniranno a porte chiuse per decidere chi sarà premiato con le Civiche benemerenze il prossimo 7 dicembre al Teatro Dal Verme. Le ultime consegnate da Giuliano Pisapia, visto che non si ricandiderà. E proprio il sindaco ha tolto sembra dall'imbarazzo quello che potrebbe essere il suo successore. Il capogruppo di Forza Italia Pietro Tatarella ha candidato al massimo riconoscimento della città il commissario Expo Giuseppe Sala, pronto a scenderà in campo alle primarie del centrosinistra, con il sostegno del Pd e il veto non ancora sciolto di Sel. Tatarella ha motivato la nomination con l'impegno per Expo, «conquistato peraltro dall'ex sindaco Letizia Moratti». Ma l'azzurro ovviamente vorrebbe mettere il coltello nella piaga della sinistra, che sul nome di Sala sta già litigando da settimane. In più l'ala radicale ha contestato pure Expo dall'inizio, Per disinnescare le polemiche, Pisapia ha candidato Romano Bignozzi, classe 1937, il capocantiere di Expo. Il suo nome che dovrebbe mettere tutti d'accordo (rimane il rischio astensione della capogruppo di Sinistra x Pisapia Anita Sonego, critica sul grande evento).

I candidati sono 142, dovranno scendere a 15 Medaglie per singole persone e 20 attestati a enti e associazioni. Una spending review rispetto agli anni passati che rischia di rendere più lunga del solito la seduta. Tra i nomi in lizza ci sono Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin, i due capitreno aggrediti a colpi di machete nella stazione di Villapizzone (proposti da Lega e Fdi), il presidio medico sanitario che opera nell'hub per i profughi in Centrale (candidatura firmata da Alessandro Giungi e Marco Cormio del Pd) e un altro protagonista del Primo maggio, il dirigente del commissariato di Quarto Oggiaro Antonio D'Urso preso a calci e bastonate dai No Expo. Proprio nei giorni scorsi sono stati arrestati 4 violenti milanesi, già scarcerati dal tribunale di Atene 5 no global greci.

La proposta della Medaglia a D'Urso viene da Riccardo De Corato (Fdi) per ribadire la linea dura contro i devastatori del Primo maggio. Tra le candidature più «leggere», il Mercato Metropolitana e la coppia di comici Ale e Franz.

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