I centri di accoglienza scoppiano. Non ne fa un mistero, anzi, l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino che da giorni definisce la situazione «complicatissima» e ha riferito che ieri notte circa 150 profughi hanno dormito nel centro di emergenza allestito vicino alla stazione Centrale, «pur non essendo uno spazio adibito all'accoglienza notturna». Ma negli ultimi giorni sono arrivati a Milano circa mille migranti, dopo l'hub creato grazie alla disponibilità di Grandi Stazioni e Genio militare «presto - ha riferito Majorino - apriremo un nuovo luogo in via Sammartini e a giorni saranno disponibili le antiche barberie e docce non utilizzate per anni». Diventerà un dormitorio probabilmente anche l'ex scuola di via Martinelli, «anche se non è idonea». Ma «i centri sono strapieni». Per il consigliere di Sel Luca Gibillini c'è una via per tamponare la situazione: «Tanti milanesi hanno la volontà è possibilità di accoglierli subito - sostiene -. Proporrò fin da oggi ai miei colleghi in Consiglio comunale di costruire una delibera che istituisca il registro delle famiglie disponibili ad ospitare migranti. Uno strumento che offra la disponibilità a chiunque di mettersi a disposizione. Sono certo che Milano risponderà». La replica del coordinatore provinciale della Lega Igor Iezzi non si fa attendere: «Mi sembra un'ottima idea - ironizza - voglio proprio vedere quante famiglie dei consiglieri di Pd e Sel si iscriveranno al registro. Da mesi il Carroccio propone di mandarli a casa loro invece di creare disagi nei quartieri, e veniamo contestati per la franchezza. Ora avranno la possibilità di dimostrare concretamente quanto sono convinti della loro politica di accoglienza». Provocazioni a parte, Iezzi che è anche consigliere comunale suggerisce al collega Gibillini di ripensarci: «É una proposta da sprovveduto, come potrebbe il Comune farsi garante della sicurezza di quelle famiglie che eventualmente si iscrivessero al registro? Come potrebbe escludere con certezza se si tratta di clandestini che cercano di introdursi in Itaiia senza avere nulla a che fare con i Paesi in guerra, e con quali intenzioni?». Risponde con una provocazione anche il capogruppo di Forza Italia, Pietro Tatarella: «Sarei curioso di vedere quanti iscritti al partito Democratico o a Sel sarebbero disposti dopo tante chiacchiere ad aprire le porte ai migranti».
Il tema scalda anche l'aula regionale. Ieri è stata rinviata la mozione presentata da Fratelli d'Italia per chiedere alla Regione di sostenere una class action contro il governo da parte dei Comuni sull'emergenza migranti e di mettere a disposizione dei sindaci contrari a gestire nuovi arrivi l'avvocatura regionale in caso di diffide da parte delle Prefetture. Durante la seduta l'assessore alla Sicurezza Simona Bordonali ha chiesto il rinvio perchè «stiamo ancora verificando tecnicamente - ha spiegato - la possibilità di farlo». Il primo firmatario Fdi Riccardo De Corato non ha posto veti, «mi rendo conto che non ci sono precedenti, è una materia nuova e va studiata attentamente». «Bisogna fermare le partenze dall'Africa, tra quelli che arrivano in Italia i profughi siriani non sono più del 10%» insiste il governatore Roberto Maroni. Il Comune invece continua a fare appelli ai milanesi.
L'assessore Majorino ha lanciato via Facebook per il weekend del 19 e 20 settembre una nuova raccolta straordinaria di vestiti, coperte, sacchi a pelo, kit igienici e materiali vari destinati a profughi e senzatetto. I gazebo saranno allestiti in varie piazze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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