Il Comune di Milano avrà il suo Registro dei biotestamenti. È questa l'intenzione dei consiglieri Marilisa D'Amico (Pd) e Patrizia Quartieri (Sel), firmatarie della proposta di delibera depositata a Palazzo Marino e che si andrà ad aggiungere alle altre due, di iniziativa popolare e già depositate, dei Radicali e dell'associazione «Io Scelgo». L'obiettivo è di arrivare a discuterne in aula entro l'estate. Il regolamento proposto dalle due esponenti di maggioranza, allegato al testo, prevede che l'iscrizione al Registro consenta «il deposito, la conservazione e la pubblicità delle dichiarazioni anticipate di fine vita» su temi quali i trattamenti sanitari che si intende o meno consentire in caso di perdita di coscienza permanente ed irreversibile: i prelievi e i trapianti di organi, la cremazione. L'iscrizione potrà essere richiesta da tutti i residenti nel capoluogo lombardo. «La proposta di istituzione di un Registro sul fine vita presentata è un'ottima notizia ed è in linea con quanto contenuto nel Piano di sviluppo del welfare approvato dal Consiglio comunale lo scorso mese di settembre. Milano va avanti come laboratorio per i diritti civili. In pochi mesi l'Aula potrà approvare questo nuovo provvedimento, che ha tutto il mio sostegno» sostiene l'assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino.
Dura la replica di Riccardo De Corato: «La delibera della maggioranza sul "biotestamento" testimonia, che con tutti i problemi che i milanesi hanno, soprattutto al gravame di tasse con cui Pisapia li ha bastonati, ci sia necessità di perder tempo per dibattere di una questione che è di competenza del Parlamento. E'solo propaganda».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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