Prosa, cabaret e favole Le cento stagioni del nuovo Manzoni

Via al cartellone per tutte le fasce di pubblico Il direttore Arnone: «Una formula vincente»

Mimmo di Marzio

«La grande scommessa è rilanciare un teatro aperto a tutti, rivolto a un pubblico pop ma senza mai abbassare l'asticella della qualità». Alessandro Arnone, 53 anni, da quattro direttore generale dello storico Teatro Manzoni, la scommessa in realtà l'ha già vinta. Una sfida non facile, considerando lo spopolamento del centro storico milanese e il fatto che la sala non riceve finanziamenti pubblici. Il suo obbiettivo di diversificare e allargare il bacino di pubblico ringiovanendolo rispetto a una vecchia tradizione legata agli abbonati della commedia brillante lo ha premiato con i risultati. Ovvero en plein degli abbonamenti, ma soprattutto il successo consolidato di avventure che portano la sua firma: quella di una multistagione che, oltre alla prosa e al blasonato cartellone musicale, si è aperta al cabaret e soprattutto agli spettacoli rivolti alle famiglie con bambini. Un bacino, quest'ultimo, che vede in città una domanda ancora di molto superiore all'offerta. Le stagioni del Manzoni si intersecano alternando la prosa dei grandi autori (quest'anno «Tradimenti» di Harold Pinter e «Nudi e crudi» di Alan Bennett) alla comicità contemporanea (con le rassegne domenicali «Manzoni Derby Cabaret» dedicata ai nuovi talenti e «Ridere alla grande») alle sorprese di festival come quello dedicato alla magia a cura di Raul Cremona. In tutto, 259 aperture di sipario che vedono crescere anno dopo anno la rassegna dedicata ai piccoli spettatori che registrano sempre il tutto esaurito, e che per la nuova stagione prevede 55 spettacoli. «La mia mission è guardare al presente ma soprattutto al futuro - dice Arnone - e i piccoli spettatori di oggi saranno gli spettatori adulti di domani».

Dopo gli antipasti di queste settimane (la danza della Nue Company e il musical West Side Story) la stagione si apre ufficialmente il 13 ottobre con la commedia brillante di Emilio Solfrizzi Sarto per signora. Tante le chicche del cartellone di prosa 2016/17. Grande attesa per Il bagno di Astrid Veillon che vedrà per la prima volta sul palco Stefania Sandrelli e la figlia Amanda in un'esilarante commedia di seduzione, amicizia e un pizzico di follia. Dal 24 novembre sarà poi in scena Maria Amelia Monti con Nudi e Crudi tratto dal romanzo di successo del genio comico Alan Bennett, mentre a gennaio ecco sul palco Ambra Angiolini in Tradimenti di Pinter (Nobel 2005) scritta nel 1978 e ambientata tra Londra e Venezia.

Tra le riprese fuori stagione, gran ritorno a febbraio di Calendar Girls con Anna Finocchiaro e Laura Curino, commedia inglese di culto che ha raccolto il tutto esaurito lo scorso anno. Occhi puntati, invece, sulla prima teatrale de Il sorpasso di Risi che vedrà in scena Giuseppe Zeno nel ruolo dell'affascinante Bruno.

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