Provincia addio, cultura al macero?

Con la Città Metropolitana a rischio Spazio Oberdan, Cineteca e Museo della fotografia

Provincia addio, cultura al macero?

Che cosa resterà dei luoghi della cultura di proprietà della Provincia di Milano quando, tra poco più di un mese, l'ente pubblico sparirà? Domanda da un milione di dollari ma che merita più di una riflessione, dal momento che tra i suddetti siti ne figurano alcuni blasonati e che fanno parte dell'identità stessa della città.

Un esempio su tutti la sala proiezioni di Cineteca Italiana di Porta Venezia che da decenni è una meta irrinunciabile per i cinefili e non solo, visto che oltre alle rassegne d'autore ospita piccoli spettacoli musicali, presentazioni di libri, conferenze e incontri. La «Sala Merini», dotata di un palcoscenico e 200 posti a sedere, fa parte dello Spazio Oberdan di via Vittorio Veneto 2, nell'edificio che ospita anche gli uffici del settore Cultura e che è stato inserito in una delibera come «bene immobile alienabile». Una questione che, ovviamente, non riguarda solo lo Spazio Oberdan (Cineteca Italiana trasferirà armi e bagagli nella nuova sede dell'ex Manifattura Tabacchi a viale Fulvio Testi). Il problema riguarderà anche un tema già trattato, vale a dire il Museo della Fotografia di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo.

Una lettera aperta e una mozione per contrastare il fenomeno degli sgomberi. Il presidente della commissione Sicurezza di zona 6 Eugenio Garlaschelli (Pd) e il presidente della commissione Casa Massimo Ripamonti (Sinistra per Pisapia) hanno deciso di istituire un gruppo di lavoro per studiare «percorsi di accompagnamento (alla legalità) che prospettano risoluzioni pacifiche e civili» evitando la pratica violenta degli sgomberi.

Mimmo Di Marzio a pagina 3

La proposta di uno stop di sei mesi alle tasse sulle transazioni immobiliari avanzata sabato dal leader di FI Silvio Berlusconi piace a Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil-Ance. «La ricchezza delle famiglie è per il 50% immobiliare, e coincide con la casa».

Giallo ad Albairate, dove da una roggia è spuntato il corpo, ormai completamente scheletrizzato, di un uomo. Le condizioni dei resti non hanno permesso di capire l'età, il periodo del decesso, le cause e, trattandosi di un canale, il punto esatto in cui è caduto in acqua. Tutte domande a cui dovrebbe cercare di dare una risposta l'esame autoptico in programma domani all'ospedale di Pavia. Il macabro ritrovamento è stato fatto nel canale scolmatore di via Cadorna, estrema periferia est di Albairate, da un cercatore di funghi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso e i vigili del fuoco che hanno provveduto a recuperare i poveri resti, poi trasferito all'istituto di medicina legale di Pavia.

Mentre i dati del corpo sono stati inseriti nella banca dati delle persone scomparse per verificare se ci siano state eventuali denunce. Date le condizioni del corpo, rimangono aperte tutte le ipotesi dall'omicidio, alla disgrazia, fino al suicidio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica