Quattro giovani disoccupati e cassintegrati battono la crisi facendo ballare mezza città

Quattro giovani disoccupati e cassintegrati battono la crisi facendo ballare mezza città

Non è certo l’entusiasmo che manca al gruppo di giovani milanesi creatori del marchio Just One. Quattro ragazzi, due maschi e due femmine tutti tra i 24 e 28 anni, che hanno deciso di provare a inventarsi un lavoro: organizzare serate a base di musica nei locali milanesi. Un modo per puntare sulla voglia di divertirsi anche in un momento di crisi economica. E l’idea ha funzionato. Appena lo scorso autunno il marchio Just One non esisteva, oggi è l’organizzatore di eventi legati al salone del mobile e invita musicisti stranieri di fama nella nostra città. Un gruppetto di giovani provenienti da ambienti lavorativi diversi, dalle case editrici ai tour operator, decisi a tentare una nuova via nel mondo del lavoro. Chi perché aveva appena finito gli studi, chi perché già in cassa integrazione al primo impiego, chi voleva semplicemente provare a crearsi un futuro lavorativo indipendente, questi quattro giovani si sono rimboccati le maniche e oggi possono dire di aver creato qualcosa dal niente. Il tempo libero, che lo avessero perché ex studenti o perché cassaintegrati, Daniele, Cristina, Andrea e Giulia non lo hanno speso per disperarsi, ma per rilanciarsi con l’entusiasmo che esprimono anche nella loro presentazione: «Just One è nata da un gruppo di ragazzi spinti dal desiderio sempre più forte di vivere la musica non come accessorio, ma come protagonista del nostro divertimento e nata – concludono – per cercare di ricordare a tutti che la vita è una sola, e quale miglior modo di viversela se non ballando». Così hanno iniziato quest’avventura: un’iniziativa partita quasi per gioco visto nessuno di loro aveva esperienze specifiche. Così sono partiti dai piccoli locali della movida per ottenere incarichi in quelli via via più grandi: dal Rocket e lo Zoom, al Bitte e LaBanque. Dalle prime dozzine di persone sono passati a staccare centinaia di biglietti per arrivare poi alle migliaia. Per l’ultimo evento si erano già prenotate oltre duemila persone e dalla Francia è arrivato Cassius, presente da più di dieci anni in tutte le classifiche mondiali nonché autore di una pezzo incluso nella colonna sonora del film «Il Divo» di Paolo Sorrentino. Un peso massimo della musica europea che, per ora, è il punto più alto della parabola di «Just One». Un party inserito nel programma di un’iniziativa culturale legata al salone del mobile: nello spazio di via Bergognone saranno presentate questo week end opere di artisti il cui scopo è realizzare arredamenti da interni legati alla musica, come ad esempio porta cd e dischi, partendo da materiali di scarto. Un momento culturale post salone del mobile in cui si sono inseriti i quattro intraprendenti milanesi con la loro voglia di ballare anche quando il mondo, lavorativo e non, non sembra offrire opportunità.

Si sono creati la possibilità e ora pensano a consolidarla aprendo una partita iva e regolarizzando quello che all’inizio doveva essere solo un passatempo. Ora invece è diventato qualcosa di molto di più: la dimostrazione che la voglia di darsi da fare premia anche nei momenti più inaspettati.

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