Un omicidio fa saltare tutti i parametri della sicurezza. Anche se stavolta, per l'orefice Gianni Veronesi, emerge una realtà differente - non si è trattato di una rapina, ma di un fatto privato «camuffato» nemmeno troppo abilmente da rapina - la polemica sulla sicurezza c'è stata. E il questore Luigi Savina non è certo uno che schiva lamentele e critiche. «Chi si lamenta ha diritto a farlo - dice al Giornale - siamo qui anche per questo. Ma la sicurezza della nostra città è data dalla somma algebrica della sicurezza di ciascuno di noi».
«Consigliamo a chi ha un'attività di aumentare l'uso di telecamere o il numero dei versamenti bancari giornalieri - spiega - E di non permettere che vetrine troppo piene impediscano che da fuori non si veda quel che accade all'interno dei negozi. Anche con le banche abbiamo un accordo: ogni anno devono mettere almeno un nuovo sistema di sicurezza. Che non vuol dire più vigilantes, ma ad esempio, la cassa temporizzata, la telecamera digitale e così via. E alla gente dico: se andate dal dentista ogni anno, cambiate almeno le serrature di casa ogni due anni.
Il questore ai negozianti: «La polizia in strada c'è ma investite in sicurezza»
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