Il questore ai negozianti: «La polizia in strada c'è ma investite in sicurezza»

Un omicidio fa saltare tutti i parametri della sicurezza. Anche se stavolta, per l'orefice Gianni Veronesi, emerge una realtà differente - non si è trattato di una rapina, ma di un fatto privato «camuffato» nemmeno troppo abilmente da rapina - la polemica sulla sicurezza c'è stata. E il questore Luigi Savina non è certo uno che schiva lamentele e critiche. «Chi si lamenta ha diritto a farlo - dice al Giornale - siamo qui anche per questo. Ma la sicurezza della nostra città è data dalla somma algebrica della sicurezza di ciascuno di noi».
«Consigliamo a chi ha un'attività di aumentare l'uso di telecamere o il numero dei versamenti bancari giornalieri - spiega - E di non permettere che vetrine troppo piene impediscano che da fuori non si veda quel che accade all'interno dei negozi. Anche con le banche abbiamo un accordo: ogni anno devono mettere almeno un nuovo sistema di sicurezza. Che non vuol dire più vigilantes, ma ad esempio, la cassa temporizzata, la telecamera digitale e così via. E alla gente dico: se andate dal dentista ogni anno, cambiate almeno le serrature di casa ogni due anni.

E fate attenzione ai vostri vicini. Il controllo sociale, 40 anni fa, a Milano funzionava benissimo in quartieri anche difficili». «Non possiamo mettere un poliziotto per ogni via - conclude - Aiutateci ad aiutarvi. E scrivetemi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica