Graffi e capelli tirati. "Io picchiata in metro dalle borseggiatrici"

Una ragazza ha raccontato su Instagram di essere stata aggredita e picchiata da alcune borseggiatrici in metropolitana a Milano. La sua colpa era stata quella di avvertire un uomo che stava per essere rapinato

Graffi e capelli tirati. "Io picchiata in metro dalle borseggiatrici"

Una Milano sempre più pericolosa quella che si mostra non solo ai tanti turisti che la visitano, ma anche ai cittadini che ogni giorno lavorano e vivono nel capoluogo lombardo. Circa una quindicina di giorni fa, noi de IlGiornale.it siamo andati in Stazione Centrale per vedere con i nostri occhi cosa accade nelle metropolitane milanesi prese d’assalto da borseggiatrici, molte delle quali nomadi incinte, che derubano i passeggeri, in particolar modo i turisti. Nel nostro viaggio sotterraneo eravamo stati accompagnati da Nicholas e Matthia, due componenti del gruppo 'Milanobelladadioborseggi', molto presente su Instagram, che grazie ai video postati sui social aiutano i milanesi a individuare le borseggiatrici chiedendo di prestare loro particolare attenzione.

Cosa le ha risposto la polizia

Una ragazza ha raccontato in un video su Instagram di essere stata aggredita e picchiata da alcune borseggiatrici in metropolitana a Milano. La sua colpa era stata quella di avvertire un uomo che lo stavano rapinando. Cristina, questo il suo nome, ha mostrato le sue mani rosse, graffiate dalle donne, e ha affermato di avere un forte bruciore alla testa perché le sono stati tirati i capelli. Visibilmente nervosa, e con le lacrime agli occhi, una volta tornata a casa e calmatasi ha ripreso il suo racconto. La giovane ha denunciato il fatto alla polizia la quale, come lei già ben sapeva, le ha risposto che erano a conoscenza delle rapine e che, se anche le avessero arrestate, avrebbero passato solo un giorno dentro e poi sarebbero uscite nuovamente.

“Perché non si può fare niente per queste persone?”, si è chiesta Cristina che è stata aggredita solo perché aveva difeso una persona che altrimenti sarebbe stata derubata. Ma per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, questa città non è pericolosa. Ai poliziotti è stato anche mostrato un video delle donne che l’hanno picchiata e gli agenti hanno asserito di conoscerle da ben quattro anni. “Che senso ha denunciare? Che senso ha denunciare e perdere tempo?”, ha affermato la ragazza allibita che dopo 3 ore ha rivisto le stesse donne in metropolitana, ormai conosciute da tutti. Quello che l’ha anche inorridita è il fatto che fossero 4-5 persone contro una sola.

Milano sempre più pericolosa

In ultimo, nel video la ragazza si è rivolta direttamente al primo cittadino: “Beppe Sala è questa la città, tranquilla, che conosci? Bè, perché mi sa che conosciamo due città diverse. Milano sta diventando una città pericolosissima”. Purtroppo siamo quasi certi che il sindaco non risponderà alla domanda della vittima di quel raid consumatosi nei sotterranei della metropolitana milanese. Eppure, a confermare quanto scritto in questo articolo, c’è anche la classifica della criminalità stilata dal Sole 24 Ore che vede Milano al primo posto.

La città meneghina risulta essere quella con più furti rilevati ogni 100mila abitanti, soprattutto nei negozi e nelle auto in sosta; è seconda per rapine in pubblica via; terza per associazioni per delinquere; settima per denunce di violenze sessuali. Per una volta non si fa una bella figura a essere sul podio.

Ma Sala sembra più preoccupato di rendere la vita difficile ai cittadini e alle forze dell’ordine, continuando la sua battaglia contro le auto delle persone meno abbienti che, con la scusa dell'inquinamento, non potranno entrare in centro città. I problemi sono altri, e sarebbe il momento che il sindaco Sala se ne rendesse conto.

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