Ragazza aggredita da marocchino. «Mi ha violentata» ma non denuncia

Il suo racconto era confuso e contraddittorio inoltre non ha voluto denunciare il suo quasi-forse-violentatore. Così alla fine il pm ha deciso di non convalidare l’arresto del marocchino, bloccato nei pressi di corso Como praticamente addosso alla vittima, grazie al coraggioso intervento di un giovane romeno.
Sono circa le 3 dell’altra notte infatti quando una ragazza di 30 anni, residente in provincia di Lecco, si allontana da un locale di corso Como per fare due passi con un «biondino». Ai giardinetti tra via Viganò e viale Sturzo vengono aggrediti da un marocchino grande e grosso sceso da uno scooter. L’uomo strappa la borsetta alla ragazza e la passa al complice che fugge, poi rivolge la sua attenzione alla ragazza. E il «biondino» se la dà prontamente a gambe.
Il nordafricano, 38 anni, pregiudicato, clandestino con foglio di via, afferra la ragazza, la trascina dietro un cespuglio, la butta a terra e inizia a strapparle i vestiti. La ragazza urla e si dimena attirando l’attenzione di un romeno di 19 anni. Un ragazzo esile, con qualche piccolo precedente, che però non si lascia intimidire dalla differenza di stazza, interviene e minaccia il marocchino di prenderlo a calci in faccia se non lascia la preda. L’uomo si alza, si ricompone ma non molla la giovane e se la trascina via. Il romeno allora chiede a un italiano, appena affacciato da una finestra attratto dalle urla, di chiamare il 113, poi si mette all’inseguimento. E così quando arriva la volante e pronto ad indicare loro il bruto.
Ma ieri mattina colpo di scena: il romeno è stato sentito a sommaria informazione e l’italiano spiega di aver telefonato solo su sua insistenza.

La ragazza, che al momento dell’aggressione era un po’ ubriaca, rilascia dichiarazioni contraddittorie e soprattutto si rifiuta di presentare querela. Alla fine al pm Silvia Perrucci non rimane che scarcerare il nordafricano.

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