Il maresciallo dei carabinieri è rappresentato in un fumetto da un leone in divisa. Che, come un eroe, si batte contro episodi di bullismo, possibile tossicodipendenza, alcolismo e violenza in generale a tutela di bambini e ragazzi.
Una simpatica immagine, quella di questo «micione» con il codone da re della foresta, che coinvolgerà gli studenti di tutte le scuole primarie e secondarie di Milano. Oltre 250mila studenti, infatti, saranno chiamati a disegnare fumetti o girare videoclip che abbiano come tema il bullismo e la cultura della legalità nell'ambiente della scuola.
Il concorso «L'Arma dei carabinieri per la scuola: un'alleanza educativa» è alla sua seconda edizione ed è stato presentato ieri mattina al comando provinciale dei carabinieri di Milano in via della Moscova.
L'anno scorso parteciparono 33 istituiti facenti parte dell'ufficio scolastico provinciale di Milano, con i loro lavori.
«Vogliamo che quella di carabinieri sia vista come un'uniforme amica, con una funzione di aiuto e non solo repressiva: il complice del bullo è l'indifferenza. E la vera prevenzione può essere fatta con successo tra l'Arma e la scuola» ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Milano, colonnello Canio Giuseppe La Gala, ricordando lepisodio di Carolina Picchio, la studentessa che si è suicidata quando ha saputo che un video fatto dai suoi compagni mentre era nuda e ubriaca aveva fatto il giro dei social ottenendo migliaia di like.
«La cosa più grave era che in quel caso i ragazzi non erano nemmeno consapevoli che fare un video del genere e diffonderlo fosse reato» ha proseguito La Gala.
«L'alleanza fra istituzioni non è solo uno slogan ma anche un valore, perchè la scuola non può essere sola ad affrontare da sola questa emergenza educativa - ha detto il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale di Milano, Marco Bussetti - Spesso non si parla abbastanza dell'amore che è la condizione necessaria per tutti, ma in particolare per i ragazzi, per stare bene, per sentirsi bene tra di loro. Inoltre costituisce l'elemento fondamentale del processo educativo». Per presentare i lavori tempo fino al 20 aprile, e i ragazzi potranno spaziare trattando anche di droga e di violenza di genere.
In contemporanea l'Arma ha formato ufficiali in grado di parlare con i ragazzi di tutte le scuole della provincia in un programma di incontri che avrà come oggetto l'educazione alla legalità.
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