Rapina una ragazza e tenta di stuprarla Pregiudicato in carcere

Romeno di 28 anni arrestato in zona Certosa: teneva ancora in mano la borsa della vittima

Rapina una ragazza e tenta di stuprarla Pregiudicato in carcere

Determinante è stato l'intervento di un passante. Un uomo che non si è limitato a soccorrere una ragazza che era appena stata aggredita e rapinata e quindi a fare «il suo dovere» di cittadino. Dopo essersi assicurato che la 25enne assalita e «alleggerita» della borsetta - quindi scaraventata a terra nel tentativo di approfittare di lei - era sotto choc ma stava bene, l'uomo ha chiamato il 112. E intanto, fino all'arrivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile giunti sul posto prima con una pattuglia e immediatamente dopo con un'altra, ha seguito il malvivente che si era allontanato senza correre, sempre però tenendo in mano la borsetta della sua vittima.

È anche grazie allo spirito d'iniziativa e quindi alla descrizione precisa fornita da questo passante (e naturalmente alle informazioni della ragazza italiana, spaventata ma lucida) che l'altra notte, intorno all'una e mezza, i militari dell'Arma hanno catturato in via Bramantino (zona Certosa, periferia nord della città) un pregiudicato 28enne di origine romena. Un uomo senza fissa dimora, disoccupato, con precedenti per furto e rapina che poco prima, all'angolo tra la via Bramantino e via De Predis, si era avventato sulla ragazza. E dopo averla spinta a terra e palpeggiata nelle parti intime, le aveva strappato la borsetta e spinta, quindi era fuggito. Il romeno è stato quindi arrestato per violenza sessuale e rapina e portato in carcere a San Vittore. «Non si è opposto all'arresto - spiegano i carabinieri-. Del resto la descrizione fornita da lui dalla ragazza e dal passante non lasciava spazio a dubbi. Senza contare che il nostro arrivo sul posto gli ha impedito di disfarsi della borsetta».

In questo periodo di lockdown e di «distanziamenti» per il diffondersi del coronavirus anche i reati di natura sessuale per fortuna hanno subito una battuta di arresto. L'ultimo arresto di questo genere è stato una ventina di giorni fa, alla fine di aprile, quando un nigeriano di 22 anni, un senzatetto ritenuto responsabile di due violenze sessuali in zona Sempione, è stato individuato e catturato dai poliziotti del commissariato di zona. L'uomo, che sostava nelle vicinanze in cerca di denaro, era entrato in azione tra il 18 e il 19 aprile nel sottopasso che collega via Duprè a via General Govone, assalendo due italiane: una 53enne e una ragazza di 22 anni, entrambe frequentatrici del vicino supermercato che probabilmente l'africano aveva preso di mira per i suoi assalti. Entrambe immobilizzate e palpeggiate con insistenza.

I poliziotti, dopo aver acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza, avevano sentito le due donne e quindi erano riusciti a identificare il senzatetto che dopo i due episodi si era allontanato da quel luogo e aveva lasciato per un po' Milano.

Era rientrato una

decina di giorni più tardi, forse convinto di non essere più in pericolo. Ma bloccato per un controllo casuale il 30 aprile dall'equipaggio di una «Volante» in viale Monteceneri, era stato subito riconosciuto e arrestato.

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