Il rapporto sofferto e contrastato tra due fratelli e il loro talent scout

Il rapporto sofferto e contrastato tra due fratelli e il loro talent scout

Personalità e autostima. Uno schema classico. Una madre perennemente critica nei confronti del figlio più fragile. Quello che non sa credere nei propri mezzi. L'ombra del fratello venerato. Quello che forse ha meno successo ma una maggior determinazione personale. Nonostante non sia campione olimpico. E non abbia medaglie d'oro al collo. Foxcatcher di Bennett Miller è l'anteprima programmata oggi in Sala Bio al Colosseo che da stasera vara un nuovo orario perché il successo degli ultimi mesi e le richieste, spesso superiori ai posti in platea, ha spinto a ipotizzare un'anticipo di mezz'ora rispetto al consueto nel tentativo di organizzare un secondo spettacolo alle 22.30 in caso di pubblico sufficiente in attesa.

Foxcatcher , in sala da giovedì, è un'anteprima importante. Il regista Bennett Miller, già acclamato sia per Truman Capote - A sangue freddo sia per L'arte di vincere, confeziona un dramma psicologico che ben si giustifica all'interno del filone biografico di Sala Bio. Il ruolo del Pigmalione e le sfaccettature della responsabilità che egli intrattiene nei confronti dei suoi giovani è inquadrata in primissimo piano, al punto che proprio il deteriorarsi del suo prestigio e della sua venerabile fiducia sconfinano presto nel crollo psicologico dei protagonisti facendo incrinare e cadere l'intero castello di carte. Il drammatico finale che conduce a esiti disperati e disperanti sottolinea una volta di più il rapporto delicatissimo che intercorre fra il triangolo di protagonisti e l'asse emotivo che li sorregge. Alla prima scossa tutto quel piccolo universo si piega e si sgretola.

Foxcatcher si regge su un team eccezionale. L'esperienza di Vanessa Redgrave nei panni della madre, il talento fisico oltre che recitativo di Channing Tatum e Mark Ruffalo, la bellezza di Sienna Miller e la bravura di Steve Carell. Il film è il grande sconfitto dei recenti Oscar perché a fronte di cinque candidature non ha visto l'assegnazione di alcuna statuetta. Ciò non minimizza il pregio e il valore di una pellicola, molto più meritevole dello snobismo dell'establishment che ha ritenuto di non concedergli gratificazioni. Il 2015 tuttavia è stato l'anno dei grandi sconfitti visto che anche American Sniper di Clint Eastwood è rimasto a mani vuote. Denominatore comune tra i due film, la protagonista femminile Sienna Miller che ha lasciato la sua impronta in due pellicole di grande prestigio.

L'appuntamento con il grande schermo di Sala Bio è

scontato per i lettori de Il Giornale con l'ingresso a 6 euro invece di 8. Per ottenerlo sarà sufficiente registrarsi al sito indicato nel bollino a fianco e inserire il codice indicato. Ogni compilazione vale per una persona.

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